CGIL FP – CISL FP – UIL FPL 
Al Ministro Nicolais 
Al Ministro Lanzillotta
Al Presidente della Conferenza Presidenti Regioni 
Al Presidente Comitato di Settore 
Al Presidente ANCI 
Al Presidente UPI 
Al Presidente UNIONCAMERE 
Oggetto: Comparti di contrattazione.
Da qualche giorno circola insistentemente la voce secondo la quale, nella fase di definizione delle aree contrattuali del pubblico impiego, le regioni proporranno, in base ad un accordo già definito con la ministra Lanzillotta, di uscire dal comparto enti locali per costituirsi in un’apposita area di contrattazione. 
Tale proposito si configura come il motivo di una tale proposta, a nostro avviso, la volontà di annullare il CCNL e regionalizzare la contrattazione, a partire dalle lavoratrici ed i lavoratori dipendenti dalle regioni, per poi estendersi ai servizi territoriali gestiti dalle regioni come la sanità, la scuola ed i comuni, determinando lo scardinamento del titolo primo della costituzione, nella parte che stabilisce che tutti i cittadini della Repubblica devono avere gli stessi diritti. 
Esempio emblematico di tale strategia è il blocco dell’accordo sulla previdenza complementare, siglata il 7/12/04, che le Regioni stanno imponendo anche ad ANCI ed UPI. 
Nel rammentare la natura pattizia della definizione dei comparti di contrattazione preannunciamo la nostra convinta indisponibilità a creare un nuovo comparto per le Regioni. 
CGIL FP
Carlo Podda 
CISL FP
Rino Tarelli 
UIL FPL 
Carlo Fiordaliso 
Roma, 8 novembre 2006