Comunicato Stampa

18 Luglio 2011

Comunicato Stampa

Comunicato Stampa di Antonio Crispi
Segretario Nazionale Fp Cgil
e
di Gennaro Martinelli
Coordinatore Nazionale Polizia Locale

Governo e Sicurezza
Populismo e fumo

 

E’ quotidiana e tambureggiante la discussione sul tema della sicurezza alla quale, però, non corrispondono provvedimenti capaci di esprimere una strategia complessiva e duratura per affrontare i problemi quotidiani delle persone.
Certo è per noi umani, poco comprensibile, collegare i bisogni di legalità e vivibilità dei cittadini con norme che, invece di affrontare l’inaccettabile lungaggine dei processi (che porta alla prescrizione di miglia di reati) o rendere certezza della pena, depotenziano la figura stessa della Magistratura.
Allo stesso modo, ci saremmo aspettati che la tanto decantata “linea dura” paventata durante la campagna elettorale, si tramutasse in investimenti: sulle forze di polizia in organici e strumenti investigativi ed operativi; sulla giustizia (quella che riguarda tutti i cittadini in quanto uguali davanti alla legge e tutti i reati nel rispetto della costituzione); in una politica che finalmente passasse dal fai da te ad un vero contrasto alla delinquenza che controlla parti importanti del nostro territorio ed a tutti i reati predatori che nella quasi totalità fanno vittime tra i più deboli (pensionati, donne e minori); sul ruolo specifico della Polizia Locale; sul coordinamento tra le Forze di Polizia.
A fronte di queste attese la risposta è l’impiego dei militari in compiti di polizia, intervento già sperimentato e che, al di là delle preoccupazioni di natura costituzionale e d’immagine dell’Italia nel mondo, non ha sortito, nelle esperienze passate, alcun effetto nella lotta alla criminalità.
La nostra preoccupazione è molto forte, poiché pensiamo di essere da sempre per la tolleranza zero (termine di moda) contro la malavita e le sue collusioni con politica, finanza e imprenditoria (leggere Gomorra di Saviano è un ottimo e salutare modo di averne conoscenza) e vorremmo che con norme certe, processi rapidi e il coordinamento delle Forze di Polizia si liberasse il territorio nazionale e il suo sviluppo da quest’enorme zavorra.
In quest’ottica, diviene centrale il ruolo della Polizia Locale (provinciale e municipale) quale elemento di garanzia di legalità e vivibilità nelle nostre città.
Un ruolo e delle funzioni che non sono da serie B (lo gridiamo a gran voce da un decennio) ma che, invece, sono insostituibili per la crescita civile del nostro territorio.
Una consapevolezza, che ci ha sempre tenuto lontani dagli approcci ideologici circa la dotazione dell’arma alla Polizia Locale (alcuni Corpi l’hanno in dotazione da decenni), facendoci porre piuttosto il problema dell’utilizzo di questo fondamentale servizio pubblico.
Il vero problema è il depotenziamento della Polizia Locale, (vedi gli organici, i mezzi ed i percorsi professionali), la sua riduzione ad un ruolo di clone mal riuscito delle altre Forze di Polizia dalle quali si raccolgono (e non potrebbe essere altrimenti) compiti residuali che di contro impediscono di attrezzarsi per quelli specifici demandati dalla legge.
Necessita, quindi, una legge di riforma che sancisca pari dignità con le forze di polizia ad ordinamento statale e riconosca alla Polizia Locale il ruolo peculiare svolto per la sicurezza delle città.
La lotta all’abusivismo edilizio, commerciale (vedi merce contraffatta) ai reati ambientali, “all’insicurezza stradale”, all’illegalità diffusa, alla violenza da strada e sino al controllo sul rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro”una strage continua, sottovaluta da Governo e Confindustria”, sono attività fondamentali e sulle quali la Polizia Locale ha una specifica professionalità ed un’alta capacità investigativa.
Ecco, perché, la nostra mobilitazione prosegue e si rafforzerà con specifiche iniziative, locali e nazionali che, come sempre, sfideranno nel merito delle questioni il governo e le forze politiche, nell’interesse di cittadini e operatori della polizia locale, poiché il tema della sicurezza è troppo serio (riguarda la libertà e la democrazia) per lasciarlo nelle mani di fenomeni ideologici, populistici e di facciata.

Roma 20 giugno 2008
 

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto