Comunicato unitario – Continua la mobilitazione per il rinnovo del CCNL settore funebri e cimiteriali

18 Luglio 2011

Continua la mobilitazione per il rinnovo del CCNL settore funebri e cimiteriali

FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI

E’ passata ormai una settimana dalla conclusione della mobilitazione che i lavoratori del settore funerario hanno portato avanti attraverso l’astensione collettiva dello straordinario, in tutte le aziende pubbliche del Paese.
La nostra è stata e sarà anche nel proseguo una sacrosanta battaglia per il rinnovo del CCNL scaduto da troppo tempo.
La mobilitazione collettiva attraverso il blocco del lavoro straordinario ha segnato, anche in considerazione del tempo che passa, un momento di rottura ancora più profondo tra i lavoratori e le aziende dove, queste ultime, sono sempre più incuranti delle ragioni delle esigenze dei lavoratori rappresentate dalle OO.SS. al tavolo del rinnovo contrattuale.
La delegazione di Federutility, dopo lo sciopero nazionale di categoria e il blocco del lavoro straordinario, nel tentativo di raffreddamento dello scorso 6 luglio ha manifestato con chiarezza la necessità concreta di far revocare il blocco dello straordinario ma, con altrettanta chiarezza di non chiudere positivamente il CCNL economico e normativo.
Tutto ciò conferma e rende esplicito quelle le condizioni che oramai Federutility vuole nel nuovo CCNL: ridurre la struttura del Contratto Nazionale demandando molto alla contrattazione aziendale (con la speranza di avere poi noi la forza in azienda per ottenere qualcosa ); circoscrivere l’impianto dei diritti dei lavoratori neoassunti attraverso forme precarie di assunzione; scardinare l’ampia e legittima rappresentanza dei lavoratori e del Sindacato attraverso il forte aumento di lavoratori precari e poco propensi a farsi rappresentare.
E’ chiaro che l’atteggiamento di Federutility non ha tenuto conto della determinazione dei lavoratori nel voler chiudere, e rapidamente, la vertenza per il rinnovo del Contratto nazionale.
La Controparte non può contrapporre alla chiusura del CCNL funebri e cimiteriali, vale a dire servizi che riguardano le collettività e nello specifico le persone, le ragioni che interessano altri rinnovi contrattuali in settori prettamente industriali e finanziari.
Inoltre per quanto riguarda la parte economica, sempre nella riunione del 6 luglio u.s., da parte di Federutility non si è avuto nessun chiarimento rispetto le quantità e le scadenze.
Pertanto non ci rimane che continuare ad oltranza la decisa azione di mobilitazione, per rimuovere le chiusure politiche poste al tavolo dalla Controparte.
Nel frattempo, su richiesta delle Segreterie Nazionali, il prossimo 2 agosto vi sarà un incontro con la presidenza di Federutility per capire se c’è la volontà reale di chiudere e in maniera rapida il CCNL.
In questa fase le Segreterie Nazionali, come preannunciato precedentemente, prevedono un ampio mantenimento del programma di iniziative, articolate in più fasi, anche per non lasciare “scoperto” il periodo di moratoria estiva: 
– Attivazione di presidi dei lavoratori per spiegare ai cittadini le ragioni della vertenza.
E’ importante far comprendere che i motivi della mobilitazione non sono di natura corporativa ma includono anche la vera necessità di riqualificare il servizio. 
– Lavorare con maggiore attenzione nel rispetto dell’applicazione delle norme contrattuali e di legge, particolarmente per quanto attiene le condizioni, le norme di sicurezza e dell’igiene sul lavoro.
Inoltre per il prossimo mese di settembre è previsto un ulteriore sciopero nazionale.
In sintesi dobbiamo trovare tutta la forza per rimuovere i blocchi posti da Federutility, che persegue con ostinazione l’idea di frantumare la soglia minima dei diritti contrattuali.
Peraltro la Controparte sembra aver dimenticato il ruolo e l’importanza di queste aziende che devono calmierare un mercato selvaggio e poco trasparente. Perseguire pervicacemente politiche d’abbattimento del costo del lavoro e di riduzione di diritti dei lavoratori appare come l’atteggiamento di chi guarda il dito e non la luna.
Il Contratto è un nostro diritto, ed è un diritto d’ogni comunità avere dei servizi qualificati da parte della propria amministrazione comunale nel momento del bisogno.
La professionalità e l’efficienza del nostro lavoro non possono essere tramutate in approssimazione ed improvvisazione, vale a dire nelle logiche peggiori delle aziende cosiddette di ventura che operano nelle piaghe nere che tutti noi conosciamo.

Roma 21 luglio 2006

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FP CGIL Tamburini – Cenciotti
FIT CISL Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi
 

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