Comunicato unitario sul rinnovo del CCNL

18 Luglio 2011

Comunicato unitario sul rinnovo del CCNL settore Funebri

FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI

A 14 mesi dalla scadenza del Contratto Nazionale e, dopo cinque mesi di trattative per disciplinare la normativa sull’orario di lavoro, siamo costretti ad interrompere gli incontri specificatamente sulla disciplina del mercato del lavoro.
Al centro della nostra piattaforma c’è senz’altro la questione salariale, come recupero sulla perdita del potere di acquisto dei salari ma, ancora prima ci deve essere la difesa della stabilità del lavoro, della professionalità e della sicurezza.
La controparte nel presentare le proprie posizioni sulla regolamentazione delle forme del rapporto di lavoro intende, al di là delle reali necessità delle imprese, utilizzare a piene mani e senza garanzie i nuovi istituti, provando ad assicurarsi lavoratori enormemente flessibili ed a costo un minore, mirando quindi a scardinare gli attuali assetti produttivi.
Cedere sulla disciplina del mercato del lavoro non significa solo precarizzare i lavoratori che saranno assunti, significa piuttosto mettere a rischio le regole e la tutela di coloro che attualmente lavorano in azienda; conseguentemente significa diventare ricattabili e deboli, se messi in competizione con lavoratori precari e oltretutto con pochi diritti riconosciuti.
La flessibilità del rapporto di lavoro deve rappresentare un’opportunità per meglio aderire alla domanda del mercato e per l’inserimento dei lavoratori in azienda attraverso una fase di formazione.
L’assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo pieno deve comunque restare la prassi ordinaria per lo sviluppo dell’occupazione e per la crescita e lo sviluppo delle aziende.
Rifiutiamo quindi qualsiasi logica volta a speculare sul concetto di flessibilità per produrre esclusivamente profitto economico.
In tal senso rivendichiamo una normativa che sia conseguente a questo principio, nel rapporto di quantità di lavoratori flessibili che possono essere assunti rispetto l’organico dei lavoratori a tempo indeterminato già presente in azienda.
Pertanto vanno escluse le forme di lavoro non utilizzabili perché non necessarie al settore, come il lavoro a chiamata e il lavoro somministrato a tempo indeterminato; va tutelato il lavoratore con contratto part-time rispetto le condizioni negative introdotte dalla legge 276/03 (sta diventando lo strumento più efficace utilizzato dalle aziende per comprimere costi e diritti);
va ristabilito un clima nuovo sulla base del quale anche il lavoratore flessibile viene considerato lavoratore utile ai fini dell’applicazione dei diritti sindacali del titolo III° della legge 300/70; inoltre va introdotto un sistema di relazioni sindacali che veda il lavoratore partecipe e coinvolto nella vita aziendale.
La risposta che abbiamo ricevuto rispecchia la volontà dell’associazione di normare, immaginando come, solo l’apprendistato, il part-time e la somministrazione a tempo determinato, riservandosi di applicare la legge per quanto riguarda le altre forme contrattuali, compreso il contratto a tempo determinato.
Tutto ciò è inaccettabile perché è anche evidente il tentativo di indebolire il contratto nazionale di lavoro decentrando la discussione e le scelte sulle forme d’assunzione prevalentemente a livello aziendale. Il CCNL non può essere appendice di nessuna legge o normativa.
Per ultimo vogliamo citare la loro affermazione ufficiale fatta al tavolo della trattativa per meglio rendere a tutti l’atteggiamento della controparte: “percentuali, tetti e limiti, sono quanto di più è lontano dal nostro pensiero”.
La cosa che più ci lascia perplessi è che mentre nel settore privato si è riusciti a concludere un contratto equilibrato anche sulla normativa del mercato del lavoro, le difficoltà maggiori le stiamo registrando nel settore pubblico.
Le Segreterie Nazionali con le strutture territoriali avvieranno una fase di assemblee per mettere al corrente i lavoratori e per assumere le più opportune iniziative da assumere anche con le Amministrazioni locali.

Roma, 9 marzo 2006

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FP CGIL Tamburini – Cenciotti
FIT CISL Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi

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