La Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (FSESP) terrà il suo ottavo Congresso a Bruxelles dall’8 all’11 giugno 2009.
Il Congresso si terrà immediatamente dopo il voto per il rinnovo del Parlamento europeo nei 27 paesi dell’Unione europea e affronterà perciò, a botta calda, le prospettive dell’Europa che uscirà dal voto popolare dei 492 milioni di elettrici ed elettori e che si rifletterà nei 736 europarlamentari che daranno vita alla settima legislatura del Paramento di Strasburgo e Bruxelles.
Per questo motivo il dibattito si concentrerà, naturalmente, sul ruolo e le prospettive dei servizi pubblici ma anche sul risultato elettorale in tutta Europa e sulle sue prospettive per l’Europa sociale e del lavoro (lunedì 8, “I cittadini europei hanno votato” con l’intervento di Poul Nyrup Rasmussen, Presidente del Partito Socialista Europeo).
Al centro delle politiche della FSESP vi è lo slogan di questo Congresso, l’equazione servizi pubblici di qualità uguale a qualità della vita. Il sindacato europeo vuole per questo che l’Europa promuova il ruolo dei servizi pubblici che sono essenziali per il funzionamento della società. Ma l’Unione europea e le sue istituzioni, nell’ultimo decennio in particolare, ha privilegiato il ruolo del mercato, del profitto, del privato e della deregulation.
La FSESP ha sempre sostenuto che dovevano essere privilegiati i principi di universalità, accessibilità, disponibilità e solidarietà piuttosto che la libertà di mercato nel movimento dei beni e dei servizi.
La discussione sull’approvazione della direttiva servizi(Bolkestein) mise alla luce le profonde differenze tra la prospettiva di una Europa sociale e fondata sui diritti dei cittadini e l’Europa degli affari e dei mercati.
La crisi economica e finanziaria ha mostrato e dimostrato il drammatico fallimento della santificazione del mercato e del ruolo richiesto alla finanza pubblica e dei servizi pubblici per regolare i disastri delle politiche di deregolamentazione. Per questo non mancherà l’analisi e lo studio della crisi economica e finanziaria (“Investire in servizi pubblici. La crisi economica e finanziaria: conseguenze per il settore pubblico e l’economia”, martedì 9 giugno) e delle sue ricadute sui servizi pubblici, sia in Europa sia in una visione più globale.
Sarà riaffermata la richiesta per una regolamentazione quadro europea a difesa dei servizi pubblici di qualità.
Si discuterà anche del modello sociale europeo (“Il modello sociale europeo: le quattro libertà del mercato interno europeo contro i diritti sindacali nazionali”) e degli attacchi che derivano dalle politiche della Commissione europea e dalle recenti sentenze della Corte di giustizia. Oggi infatti il sindacato si confronta anche con un orientamento della Corte che sancisce la priorità del principio della libera concorrenza delle imprese sul rispetto degli accordi collettivi nazionali (casi Laval e Rueffert) e con la limitazione della libertà di sciopero che deve essere proporzionata rispetto alla libertà dell’impresa, questa incondizionata, di stabilimento in un altro paese membro (caso Viking).
Una importante momento ci sarà mercoledì 10 giugno con la discussione della risoluzione sulla migrazione presentata dal Collegio elettorale mediterraneo (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta e Israele).
Al centro comunque resteranno i servizi pubblici: amministrazione statale, locale e regionale (in particolare la questione degli appalti pubblici locali), energia (con l’intervento del Commissario europeo Andris Piebalgs), igiene ambientale, sanità (in particolare la proposta di direttiva per il riconoscimento dei diritti dei pazienti nelle cure sanitarie transfrontaliere, approvata in prima lettura dal Parlamento europeo lo scorso maggio), servizi idrici (dove sarà presentata la proposta di una petizione europea per raggiungere un milione di firme per affermare l’acqua come un diritto dell’umanità indisponibile alla commercializzazione).
Si discuterà anche di contrattazione collettiva nel settore pubblico, a livello nazionale e nel dialogo sociale europeo, dove si sta cominciando a strutturare una negoziazione, formale ed informale, con le organizzazioni europee dei datori di lavoro. Lo scopo principale è di far sì che le parti sociali abbiano voce e possano essere informate e consultate nella stesura della legislazione europea che ha un impatto sociale nei settori (Enti locali, Stato e Sanità).
Verranno affrontate anche le questioni della parità di genere. In Europa oltre il 65% di chi lavora nei servizi pubblici è donna. Obiettivo principale della FSESP è quello di chiudere il gap salariale, e di carriera, tra uomini e donne ancora così forte nel continente dopo oltre 50 anni dall’affermazione del principio di parità salariale affermato nei Trattati di Roma.
L’ottavo Congresso della FSESP segnerà anche l’integrazione tra la Federazione e la sezione europea dell’Internazionale dei Servizi Pubblici (20 milioni di iscritti in tutto il mondo). Con questa fusione la nuova Federazione si occuperà dell’Europa non solo nell’Unione ma anche nei suoi più lontani confini geografici, integrando anche grandi realtà coma la Russia e l’Ucraina e paesi fuori dall’Europa come Israele.
Naturalmente un Congresso serve anche a confermare o meno i gruppi dirigenti. Saranno rielette la Segretaria Generale, Carola Fischbach-Pyttel e la Presidente Anne Marie Perret. Nel Comitato Esecutivo, dove sarà presente il Segretario Generale della FP CGIL Carlo Podda, per la prima volta, l’Italia avrà a disposizione due posti nel massimo organismo di direzione.
Per la carica di Vicepresidente della FSESP, inoltre, è stata presentata, a nome del Collegio elettorale Mediterraneo, la candidatura di Rosa Pavanelli. L’elezione dei quattro vicepresidenti avverrà nel primo Comitato Esecutivo che si terrà l’11 giugno immediatamente dopo la chiusura del Congresso.
Roma 27 Maggio 2009
Nota
La Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (FSESP/ EPSU nell’acronimo inglese) la più grande federazione di categoria della Confederazione europea dei Sindacati (CES) che rappresenta oltre 200 sindacati dei servizi pubblici in 37 paesi con oltre 8 milioni di iscritte ed iscritti, – terrà il suo ottavo Congresso a Bruxelles dall’8 all’11 giugno 2009. Il settimo congresso si era tenuto nel 2004 a Stoccolma.
La FSESP rappresenta “le lavoratrici e i lavoratori delle istituzioni europee, amministrazioni statali, regionali e locali; compagnie di produzione, distribuzione e fornitura di gas, elettricità e acqua, servizi per lo smaltimento dei rifiuti e tutela dell’ambiente, servizi sociali e sanitari; amministrazione scolastica, servizi scientifici, culturali, ricreativi, e altre istituzioni che prestano servizio al pubblico;difende gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori di questi settori impiegati da imprese a gestione pubblica o privata.”.
Il Congresso, 650 delegati, 325 osservatori si terrà a Bruxelles, sede principale delle istituzioni europee, presso il Centro congressi Flagey, nella vecchia sede, del 1930, della Radiotelevisione belga e sarà aperto dal sindaco Freddy Thielemans.