Convitto di Caltagirone

18 Luglio 2011

Convitto di Caltagirone

 
Strutture sociali

Il giorno 13.12.07 si è tenuto un incontro con la Direzione Centrale delle Strutture sociali. La Dirigente Generale, Drssa Amato, nella sua relazione introduttiva ha affermato che quella di oggi è la conclusione di un percorso lavorativo che ha visto la sua Direzione impegnata al massimo della capacità, fin dal primo giorno della sua istituzione. Il primo atto svolto è stato quello della ricognizione sullo stato delle strutture sociali. Da questa è emersa una situazione estremamente diversificata sia sul piano della gestione che dei contratti d’appalto, sull’affidamento dei servicies e sui controlli sugli stessi. E’ stata quindi posta in essere, d’intesa con le OOSS, una politica per l’internalizzazione dei servizi valorizzando il lavoratori interni.
Questo tipo di azione è stata all’inizio percepita all’interno delle Strutture come una indebita ingerenza ed una limitazione delle proprie competenze per poi essere intesa come affermazione della necessità di interazione nelle diverse attività. La Direzione Centrale in realtà si è solo preoccupata di svolgere quel ruolo di coordinamento assegnatole dall’ordinamento,a garanzia della trasparenza e legalità propria della P.A.
Si è provveduto quindi a garantire per tutti i Convitti una soglia minima di attività utile alla crescita della giovane utenza, nell’ottica di elevare lo standard qualitativo delle prestazioni, cercando di valorizzare tutto il patrimonio immobiliare per aumentare il numero degli utenti e diminuire i costi. Quello della riduzione ed omogeneizzazione dei costi pro- capite è stato e rimane uno degli obiettivi della Direzione, non potendosi giustificare la diversificazione degli stessi nelle varie strutture.
La Cgil ha ringraziato la Dottoressa Amato per il lavoro svolto. Il bilancio che si può trarre è soddisfacente in quanto si consegna al successore un terreno ampiamente dissodato e seminato. La nostra attenzione che è stata sempre al massimo grado sarà mantenuta con la stessa intensità, avendo cura che la linea di indirizzo fin qui seguita sarà continuata e potenziata e siamo sicuri che sarà così. Augurando un buon lavoro alla neo dirigente compartimentale per il nuovo incarico, nel quale saprà degnamente continuare il lavoro ottimamente fin qui svolto in Toscana, auspichiamo che venga costituito un gruppo di coordinamento, una sorta di cabina di regia per una coerente e celere soluzione delle esigenze del territorio.
Tuttavia a margine di tutti questi elementi positivi non si può non rilevare come nella gestione dell’attività delle strutture, nella foga dell’operatività, siano stati commessi degli eccessi di zelo, escludendo gli abusi o gli straripamenti di poteri, dovuti ad un malinteso spirito di autotutela o ad un eccessivo garantismo formale. E’ appena il caso di sottolineare se questo garantismo assoluto nella corrispondenza fra ruolo e mansione svolte venisse estesa all’intero Inpdap, avremmo la completa paralisi di tutte le attività. Laddove ci si aspetta un ringraziamento manca poco una denuncia per esercizio abusivo.
 
E’ il caso dei Socio-Educatori del Convitto di Caltagirone per i quali, pur essendo stato convenuto di trattare la questione in una riunione congiunta con la Dc del Personale, non sembra allo stato degli atti che l’Amministrazione intenda mantenere gli impegni presi e pertanto il Convitto è in agitazione dalla data odierna.
Roma, 17/12/2007

Il coordinatore nazionale
Camillo Linguella

 
 
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