Coord. Penitenziari: comunicato a seguito dell’incontro con il Ministro Alfano

18 Luglio 2011

Comunicato

 

Ai Delegati ed Eletti RSU Fp Cgil nei posti di lavoro

Il Ministro della Giustizia On.Alfano, dopo ben circa otto mesi dalla sua nomina e dopo numerose richieste di incontro avanzate e sollecitate dai coordinamenti FpCgil Giustizia (DOG, Penitenziari, Giustizia Minorile, Archivi Notarili) per rappresentare le innumerevoli gravi problematiche del sistema giustizia nella sua complessità e dei lavoratori ad esso afferenti, dopo aver incontrato il 24 Giugno 2008, ovvero con immediatezza, il personale della Polizia penitenziaria e subito dopo i dirigenti dell’amministrazione penitenziaria, ha convocato, finalmente, le OO.SS. rappresentative dei lavoratori penitenziari del Comparto Ministeri.

L’incontro si è svolto il giorno 3 febbraio presso la sala verde del ministero della giustizia alla presenza del capo del DAP Pres. Ionta, del Vice Vicario Dott. Di Somma e del Direttore Generale del Personale del DAP dott. De Pascalis e dopo una breve premessa cui il Ministro ha fatto cenno alle imminenti riforme del sistema giustizia e del sistema carceri, comunicando in proposito che sono stati conferiti al capo del DAP poteri straordinari per accelerare la costruzione di nuove carceri necessarie per affrontare il problema del sovraffollamento degli istituti di detenzione che ha raggiunto livelli insostenibili, ha lasciato che le OO.SS. rappresentassero le problematiche emergenti .

La Fp Cgil ha rappresentato la drammatica situazione in cui versa il sistema carcere riconducibile sia alle condizioni detentive al limite dell’implosione a causa del sovraffollamento degli istituti di pena sia alle difficili condizioni operative che quotidianamente i lavoratori penitenziari affrontano nell’esercizio del loro mandato istituzionale, determinate prioritariamente dalla gravissima carenza di risorse economiche e di organico.

A tal proposito abbiamo evidenziato come la situazione diverrà ancora più problematica per effetto della legge 133/08 (motivo per il quale chiedemmo con insistenza l’incontro!) che prevede per il solo 2009 un taglio netto di circa 133 milioni di euro nel settore penitenziario, la più alta riduzione delle risorse imposta dalla manovra finanziaria all’intera amministrazione della giustizia. Un intervento che rischia di portare l’intero sistema, da anni fortemente provato dalla gravissima carenza di personale e dall’assenza di mirati interventi strutturali, alla paralisi.

Pertanto, considerata la criticità del sistema abbiamo chiesto al Ministro un impegno formale circa la necessità di prevedere un piano straordinario per il sistema penitenziario che tenga conto prioritariamente del personale, finalizzato ad incrementarne l’organico attraverso nuove assunzioni favorendo, così, la mobilità volontaria di sede e garantendo il turnover che per alcune professionalità è fermo da oltre 10 anni, e a valorizzare le diverse professionalità anche attraverso processi formativi.

Abbiamo infine espresso le nostre perplessità circa l’intervento del governo riguardante il piano carceri, mirato principalmente alla costruzione di nuovi istituti e nell’immediato alla realizzazione di strutture del cosiddetto circuito di “minima sicurezza” destinati ai “detenuti-soft”.

Progetto a nostro parere dal tono propagandista e demagogico che dal punto di vista mediatico determina sicuramente una sua efficacia, quella di soddisfare il bisogno di sicurezza dei cittadini – tema cavalcato opportunisticamente da questo governo – ma che richiederà un impegno sostanziale di risorse economiche e umane, ci riferiamo alle diverse professionalità penitenziarie previste dalla normativa di riferimento, che al momento non trova riscontro.
Le parole del Ministro, a conclusione degli interventi delle OO.SS., hanno confermato, infatti, la nostra tesi.

Benché abbia dato la sua disponibilità al confronto anche in momenti futuri, il Ministro ha detto che non è in grado di poter accogliere la nostra richiesta perché non ci sono le necessarie risorse economiche e, pertanto, forse l’unico intervento per il personale da poter prendere in esame potrà essere la previsione di momenti formativi, sempre che i costi siano contenuti.

Appare superfluo quanto ovvio, pertanto, da parte nostra affermare che la linea programmatica del ministro della giustizia è quella del governo con la quale la Fp Cgil non intravede alcun punto di incontro.

Roma, 6 febbraio 2009

La Coordinatrice Nazionale
Penitenziari C.M.

Lina Lamonica

 
 

 
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