Roma, 4 gennaio 2010
Al Capo del Dap
Pres. F. Ionta
Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. M. De Pascalis
Al Vice Capo Vicario del DAP
Dott. E. di Somma
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali DAP
D.ssa P. Conte
Egr. Presidente,
vogliamo rappresentarLe la confusione e le numerose lamentele generatesi tra i lavoratori del DAP, uffici centrali e periferici, in merito all’applicazione ed alla interpretazione della lettera circolare n.3621/5071 del 7/7/2009 avente per oggetto “Personale dirigenziale dell’amministrazione penitenziaria – Rilevazione automatica dell’orario di lavoro”.
Benché l’oggetto del provvedimento di cui sopra sembrerebbe non aver nessun nesso con la corresponsione dei buoni pasto, nel contenuto, tuttavia, viene specificato che il buono pasto spetta esclusivamente al “…dipendente che presti servizio per un numero di ore pari o superiore alle 9 ore di lavoro”.
Asserzione, quest’ultima, che riteniamo in palese contrasto con la normativa di riferimento vigente ed in particolar modo con l’articolo 4 dell’accordo sindacale sottoscritto il 30 aprile 1996 che nel recepire la Legge n. 550 del 28 dicembre 1995 tratta esplicitamente e dettagliatamente delle modalità di concessione dei buoni pasto al personale civile.
Ciò detto, al fine di evitare ulteriori confusioni riguardo la gestione della materia, spesso oggetto di interpretazioni più personalistiche che normative, la Fp Cgil ritiene necessario e quanto mai opportuno che codesta amministrazione evidenzi con chiarezza la giusta applicazione della norma su richiamata.
In attesa di sollecito riscontro Le porgiamo cordiali saluti
La coordinatrice nazionale
Penitenziari – C. Ministeri
Lina Lamonica