Coord. Penitenziario – Ministeri: Mobilità volontaria personale Comparto Ministeri – Monitoraggio- interpello per gli Assistenti sociali

18 Luglio 2011

Lettera

Roma 9.10.2009

Al Direttore Generale del Personale
Dr. M. De Pascalis

e, per conoscenza
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali

Ai Delegati ed Eletti FpCgil nei posti di lavoro

Prot.n.CM 205/2009
Oggetto: Mobilità volontaria personale Comparto Ministeri – Monitoraggio- interpello per gli Assistenti sociali

Eg. Dr. De Pascalis,

E’ ormai consolidata presso la Direzione Generale del personale e della formazione l’impegno di riunire il tavolo tecnico composto dalle OO.SS. e da Lei presieduto, finalizzato al confronto dialettico sulle problematiche riguardanti il personale con l’intento di individuare una strategia d’intervento condivisa.
E’ proprio in tale ottica ed in tale contesto che si è sviluppato e si è dato il via alla mobilità volontaria del personale del comparto ministeri secondo le modalità ed in ottemperanza all’accordo specifico siglato nel luglio 2008.
Tale problematica, particolarmente sentita da tutto il personale dell’amministrazione, è stata affrontata con determinazione in seno alle discussioni del tavolo tecnico dalle parti pubblica e sindacale con l’intento di ricondurre la questione della mobilità in una cornice di legalità e trasparenza.
In tale prospettiva si colloca l’interpello di mobilità volontaria (il primo dopo circa 15 anni) del 9 febbraio u.s. indirizzato agli educatori e contabili, contestuale all’assunzione di una parte dei vincitori dei rispettivi concorsi pubblici.
Si escluse da questo interpello (la decisione fu assunta nell’ambito del tavolo tecnico e condivisa dalle parti) la professionalità degli assistenti sociali la cui mobilità sarebbe risultata non facile in quanto la carenza di organico e la mancanza di assunzione di nuovo personale non garantiva a questi lavoratori il trasferimento nella sede richiesta.
Accogliendo una nostra proposta mirata a non creare, quindi, false aspettative tra i lavoratori, si decise di acquisire, comunque, le aspirazioni di sede di ciascuno degli assistenti sociali interessati al processo di mobilità.
Il risultato rapportato ai dati già rilevati dall’amministrazione avrebbe delineato una proiezione realistica del piano di mobilità degli assistenti sociali e della sua ricaduta, in termini di fattibilità, anche in assenza di assunzioni.
Lo scorso maggio codesta Direzione Generale ha avviato, come concordato, il monitoraggio-interpello avvalendosi del supporto informatico per facilitare e accelerare la lettura dei dati acquisiti.
Ad oggi, purtroppo, nonostante avessimo richiesto più volte notizie sia durante gli incontri del tavolo tecnico sia informalmente al Suo team, non riusciamo ad avere alcun riscontro sulla questione, se non risposte fortemente evasive che riteniamo non più tollerabili in quanto mortificano le aspettative dei lavoratori interessati e sviliscono la finalità del tavolo tecnico e l’impegno assunto nel corso degli incontri.
La Fp Cgil, pertanto, ritiene necessario stabilire con urgenza un incontro finalizzato alla definizione della questione e contestualmente Le rinnova la richiesta di un intervento determinante riguardo la ripresa della mobilità intercompartimentale riguardante la professionalità dell’assistente sociale, giacente da tempo presso codesta Direzione Generale. Ciò consentirebbe di affrontare il processo di mobilità per tale professionalità in una dimensione più rassicurante soprattutto per le sedi del nord fortemente provate dalla carenza di organico.
Restiamo in attesa di sollecito riscontro e porgiamo cordiali saluti.

La Coordinatrice Nazionale
Penitenziari – Ministeri

Lina Lamonica

 
 
 

 
 
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