Roma, 19 giugno 2009
Al Capo del Dipartimento
Pres. Franco Ionta
Al Vice Capo Vicario del Dipartimento
Dr. Emilio di Somma
Al Direttore dell’Istituto Superiore
Studi Penitenziari
Dr.ssa Luigia Mariotti Culla
Al Direttore Generale Personale Formazione
Dr. Massimo De Pascalis
R O M A
e, per conoscenza,
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
R O M A
Alle Segreterie regionali e territoriali FPCGIL
Ai delegati ed eletti RSU FP CGIL
LORO SEDI
OGGETTO: Corso di Formazione per Educatori neo assunti.
Lo scorso 18 giugno la Fp Cgil ha tenuto presso l’ISSP una assemblea con gli educatori penitenziari neo assunti partecipanti al corso di formazione, nel corso della quale sono emerse rilevanti problematiche relative alla organizzazione della fase di tirocinio, a dir poco discutibile e che sta determinando tra i lavoratori forti disagi sul piano personale e professionale, inficiando, a nostro parere, la bontà e la peculiarità dell’intero percorso formativo.
Non è intenzione di questa O.S. entrare nel merito della metodologia formativa che caratterizza tale fase ma, non possiamo esimerci dal rilevare evidenti disservizi riguardo gli aspetti organizzativi e gestionali del personale e dell’azione formativa nella sua interezza.
Palesi sono le criticità riconducibili, a nostro parere, all’inefficacia del coordinamento tra le diverse Direzioni Generali coinvolte, in particolare, nel coniugare gli aspetti puramente didattici con quelli amministrativo-logistici al fine di garantire gli elementari diritti ai lavoratori ed un percorso formativo che si dovrebbe connotare per la qualità.
Tutto questo sembra venuto meno e la ricaduta sui corsisti appare francamente disarmante!
Ci riferiamo in particolare al fatto che l’ISSP ha programmato lo svolgimento della fase di tirocinio, dal 22 giugno all’11 luglio, presso istituti penitenziari diversi dalle rispettive sedi di assegnazione, benché nell’ambito della stessa Regione.
I l venir meno da parte dei PRAP di competenza della necessaria disponibilità economica, atta a garantire il trattamento di missione, ha determinato per i corsisti difficoltà organizzative non indifferenti, alle quali si è cercato di “rimediare” chiedendo, ai vari Dirigenti degli istituti, anche in via personale, di ottenere la fruizione dei locali alloggi di servizio riservati alla Polizia Penitenziaria.
E’ evidente che questa risulta essere una soluzione del tutto improvvisata, palesemente inadeguata, nonché bizzarra che rappresenta in tutta la sua drammaticità la condizione di codesta Amministrazione che nel suo operato burocratico e apparentemente corretto nella forma, non si preoccupa affatto, di come poi concretamente i propri provvedimenti vengano attuati ed implementati nel quotidiano.
Ciò detto, ci chiediamo perché non sia stata preliminarmente verificata la disponibilità economica necessaria per l’esplicazione ottimale della fase di tirocinio che, altrimenti, avrebbe potuto prevedere una differente articolazione e sviluppo.
La Fp Cgil, pertanto, chiede un intervento urgente sulla questione; un intervento che restituisca dignità alla fase di formazione e ai lavoratori corsisti che, ci rammarica ammettere, hanno avuto – a pochi giorni dall’assunzione – modo di constatare l’inefficienza dell’Amministrazione.
Restiamo in attesa di urgente riscontro.
La Coordinatrice Nazionale
Penitenziari – C. Ministeri
Lina Lamonica