Coord. Penitenziario: Mobilità volontaria personale Comparto Ministeri

18 Luglio 2011

Lettera al Presidente Dap, Ionta

 

Roma, 20.04.2009

Al Capo del DAP
Pres. F.Ionta

Al Vice Capo del DAP
Dr. E.di Somma

Al Direttore Generale del Personale
Dr. M. De Pascalis

e, per conoscenza

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte

Oggetto: Mobilità volontaria personale Comparto Ministeri

Eg Presidente,
intendiamo rappresentarLe una tematica, particolarmente importante per il personale afferente al comparto Ministeri, quella riguardante la mobilità volontaria che, a seguito dell’interpello emanato lo scorso febbraio, sta, in questi giorni, generando serie problematiche per molte lavoratrici e lavoratori alla stessa interessati in quanto la modalità con la quale la Direzione Generale del personale ha inteso procedere, rischia di non garantire loro la massima, effettiva e pari opportunità.
Alla tematica crediamo vada posta degna e particolare attenzione per la complessità generatesi nel corso degli anni non avendo mai codesta amministrazione affrontato la questione in maniera seria e nel rispetto delle regole e dei criteri previsti dall’ accordo del 2003.
Numerosi sono stati i momenti di confronto tra le parti nell’ambito dei tavoli tecnici istituiti dalla Direzione Generale del Personale con l’intento di regolarizzarne la procedura ed il metodo.
Il confronto dialettico ha riguardato la revisione dell’accordo indicato e la regolamentazione della mobilità temporanea (distacchi), nonché la verifica dello status quo riguardo i distacchi, protratti in alcuni casi da circa dieci anni, per valutare l’opportunità di una loro stabilizzazione, a parere di questa O.S., pregiudiziale all’avvio dell’iter previsto dal nuovo accordo siglato nel luglio del 2008 che si è concretizzato recentemente con l’emanazione dell’interpello per alcune professionalità.
Intento ambizioso quanto arduo quello di avviare la mobilità volontaria del personale e, contestualmente, di stabilizzare i numerosi datati distacchi, che diviene ancora più complesso dal momento che l’interpello ha coinciso, volutamente, con l’assunzione di alcune unità di operatori (educatori, contabili e collaboratori amministrativi) vincitori dei concorsi banditi nel 2004.
Motivo per cui, ai sensi dell’art.16 del citato accordo, l’amministrazione avrebbe dovuto emanare un interpello “straordinario” consentendo il cosiddetto “assestamento del personale” già posto in essere in occasione dell’assunzione dei primi 50 contabili (vincitori del concorso citato) che ha consentito ai lavoratori della stessa professionalità, non ancora in possesso del previsto requisito dei cinque anni di anzianità di servizio (ci riferiamo, nello specifico, ai contabili assunti a tempo determinato e stabilizzati), la movimentazione per una sede a loro più confacente
Ciò detto, crediamo che pari opportunità debba essere consentita anche agli educatori che si trovano nella stessa condizione, nonché a quei primi 50 contabili assunti nel 2008 che, contrariamente ai colleghi prossimi all’assunzione e alla posizione nella graduatoria finale del concorso, hanno avuto, nella scelta della sede di servizio,una opportunità ridotta alle sole sedi del nord.
Questa O.S. ha più volte rappresentato, formalmente e non, al Direttore Generale del personale le perplessità circa l’efficacia di tale procedura che riteniamo confusa, discutibile e impugnabile dal punto di vista legale, ad esempio riguardo l’interpello straordinario che è stato assolutamente ed impietosamente con pervicacia eluso.
Ma abbiamo anche evidenziato le criticità che si sarebbero riscontrate in itinere, la sfiducia ed il malumore dei lavoratori, considerato che, oltretutto, sono state assegnate le sedi al personale prossimo all’assunzione e non sono ancora stati resi noti i risultati dell’interpello, ovvero le graduatorie definite per ruolo professionale, ai quali i lavoratori che vi hanno concorso possono dover in tempo utile eventualmente proporre ricorso.
Purtroppo ad oggi dobbiamo segnalare che, contrariamente alle buone prassi previste dalle normali relazioni sindacali, da parte della Direzione Generale del Personale non ci è pervenuta alcuna risposta alle nostre note, peraltro sollecitate, né alcuna informativa riguardo l’esito dell’interpello.
La Fp Cgil ritiene, pertanto, necessario quanto urgente un Suo intervento sulla questione e comunica che avvierà ogni azione sindacale volta a tutelare i diritti dei lavoratori, sostenendo, altresì, le azioni legali che gli stessi vorranno intraprendere.
In attesa di riscontro si porgono cordiali saluti.

La Coordinatrice Nazionale
Penitenziari- C. Ministeri

Lina Lamonica

 
 

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