Progressioni economiche in applicazione del contratto integrativo del 29 luglio 2010
Si è svolto il 5 ottobre l’incontro con l’amministrazione, riguardante la partita delle progressioni economiche previste dal contratto integrativo di comparto sottoscritto dalla minoranza delle OO.SS. il 29 luglio 2010.
Anche questa volta l’amministrazione ha diffuso il materiale che avrebbe dovuto essere “informazione preventiva”, nel corso dell’incontro, reiterando quella modalità, non propriamente ortodossa riguardo le normali relazioni sindacali, che già avevamo contestato nel corso dei precedenti incontri.
In pratica ci è stato sottoposto il prospetto complessivo- suddiviso per aree, fasce economiche e profili professionali – dei posti disponibili che saranno messi a concorso per le relative progressioni economiche.
Tale tabella (A), che alleghiamo, è il risultato dell’elaborazione del prospetto costituente l’ allegato N al C.I., che non è stato oggetto di discussione al tavolo negoziale presso il Ministero della Giustizia in quanto, evidentemente, presentato al momento della sottoscrizione.
Abbiamo cercato di leggere i dati proposti e soprattutto di comprendere i criteri adottati dall’amministrazione nella predisposizione della tabella allegato N e di rimando anche quelli relativi alla puntuale ripartizione.
Le risposte dell’amministrazione, ai diversi dubbi rappresentati e ai chiarimenti che abbiamo proposto, hanno evidenziato che la ripartizione di cui alla tabella A altro non è che il risultato di un mero calcolo matematico, una mera proporzione matematica tra il numero di personale presente ed i posti previsti nell’allegato N.
Abbiamo quindi chiesto quali sono stati i criteri adottati per determinare i dati riportati nell’allegato N del CI: la risposta, molto evasiva, è bastata per comprendere che i criteri non sono oggettivi né tanto meno trasparenti ma evidentemente sufficienti per chi ha sottoscritto il contratto.
Insomma, il risultato è che su una presenza di 6019 unità di personale solo 2305 unità potranno usufruire della progressione economica.
Un numero, a nostro parere, molto esiguo e ripartito in maniera iniqua non riconoscendo al personale pari opportunità.
Per tale motivo e per informare i lavoratori della questione, la FpCgil con UIL Pa, RdB, e INTESA hanno ritenuto sospendere i lavori contrariamente alla CISL e al SAG UNSA che ancora una volta erano pronti a siglare in tutta fretta l’accordo.
La richiesta del rinvio è stata accolta dall’Amministrazione che ha aggiornato l’incontro al 13 ottobre p.v. invitando le OO.SS. alla formulazione di eventuali altre proposte rispettando comunque gli stessi parametri che, essendo stati sottoscritti non possono essere modificati.
A questo punto, riteniamo sia difficile trovare una soluzione che garantisca equità e che plachi il malcontento che echeggia tra il personale tutto. A ciascuno le responsabilità delle proprie scelte intraprese sulla intera questione.
La Fp Cgil ha ribadito la sua posizione di contrarietà riguardo l’impostazione e i contenuti del Contratto Integrativo che, come era prevedibile, sta evidenziando appieno le sue contraddizioni.
Vi terremo informati sulla questione
Roma, 7 ottobre 2010
La coordinatrice Nazionale
Penitenziari Ministeri
Lina Lamonica