Prot. n. CM 198/2010
Roma, 16 novembre 2010
Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. R. Turrini Vita
e, per conoscenza
Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta
Al Vice Capo Vicario del DAP
Dott. E. di Somma
OGGETTO: Progressioni economiche personale penitenziario Comparto Ministeri – procedure di cui al provvedimento del 28.10.2010. Riapertura dei termini di partecipazione.
Il 9 novembre u.s. sono stati pubblicati i provvedimenti per la progressione economica all’interno delle aree del personale penitenziario comparto ministeri, ai sensi del CCNI del 29 luglio 2010 che la Fp CGIL non ha firmato e, come prevedibile, le evidenti contraddizioni nello stesso contenute si sono ben rappresentate negli emanati bandi, determinando malessere e indignazione tra il personale .
Le incongruenze e le imprecisioni che sono state rilevate sono tali da aver creato non poco disorientamento nei lavoratori fin dalla compilazione dell’apposita domanda prestampata, sono tali da indurre fin anche la stessa amministrazione ad emettere, illegittimamente in corso d’opera, degli errata corrige mirati non solo a correggere refusi ma anche ad apporre precisazioni riguardo ad esempio la valutazione dei titoli di studio, evidente punto di forte criticità riconducibile ad un ordinamento professionale assolutamente discutibile.
Illegittimità, non tanto di forma quanto di sostanza, poiché alla volontà dell’amministrazione di integrare e/o modificare il bando originario con successivi atti amministrativi deve corrispondere l’osservanza delle procedure a norma di legge codificate nel processo amministrativo così come di recente aggiornato dal D. Lgs n.104/2010 in attuazione della Legge n.69/2009.
Infatti questa O.S. ritiene che avrebbero devoto essere azzerati i termini di decorrenza per la presentazione delle domande onde consentire agli aspiranti di conoscere e riproporre le istanze rivalutate in funzione delle modifiche apportate per le quali devono essere garantite trasparenti e paritarie opportunità.
Allo stato tale procedura è da ritenersi palesemente viziata e configura tutti gli elementi di annullabilità, per cui questa O.S. ritiene ragionevole ed oltremodo opportuno che l’amministrazione procedesse alla riapertura dei termini a far data dall’ultimo atto di integrazione dei bandi anche per evitare le elevate probabilità di azioni legali che inficerebbero l’intera procedura – già fortemente compromessa- a danno del personale e dell’interesse pubblico cui l’amministrazione deve tener conto.
Incongruenze tali da destare non poca indignazione nel ravvisare che, ad esempio, l’esperienza acquisita nella responsabilità delle aree e/o dei settori è considerata valida ai fini del punteggio per il solo biennio 2007/ 2008 quando viceversa per le pubblicazioni si tiene conto dell’intera vita professionale o, ancora, la mancata assegnazione di punteggio aggiuntivo a chi effettivamente esercita le funzioni previste nel proprio profilo professionale.
Inoltre, come non indignarsi nel constatare che la modifica dell’ordinamento professionale ha cancellato professionalità peculiari (formatore, comunicatore,) previste dal vecchio ordinamento ed in alcuni casi anche il titolo di studio previsto per l’accesso al profilo senza prevedere una clausola di salvaguardia delle situazioni pregresse.
L’accorpamento di alcune professionalità, infatti, non solo ha svilito specificità professionali e ha letteralmente rimosso l’esperienza acquisita da numerosi lavoratori, ma li ha anche penalizzati nella progressione in quanto registreranno punteggi inferiori rispetto a quelli che avrebbero beneficiato con il vecchio ordinamento.
Insomma, queste solo alcune delle criticità che già di per se potrebbero rappresentare un contenzioso senza contare alcune questioni che potrebbero evidenziare palesi illegittimità come la detrazione dall’esperienza professionale dei periodi in cui si è usufruito del part-time a fronte del punteggio attribuito per aver conseguito l’idoneità per un concorso di qualifica superiore presso la pubblica amministrazione o per l’abilitazione all’insegnamento o all’esercizio professionale.
Per questi motivi chiediamo alle strutture territoriali FpCgil in indirizzo conforto e collaborazione nel sostenere le istanze dei lavoratori Penitenziari che ritengono siano stati lesi diritti soggettivi nonché la disponibilità di mettere a disposizione degli stessi gli avvocati delle indicate strutture .
La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica