CRI: comunicato – Che succede nella Croce Rossa Italiana?

18 Luglio 2011

Comunicato

 

 
Che succede nella Croce Rossa Italiana?

Da molto tempo ormai siamo subissati di notizie riguardanti il futuro della Croce Rossa.

Qualche mese fa esponenti del governo parlavano di privatizzazione.

Subito dopo si è sparsa la voce ed è comparsa una bozza di riforma dei comitati locali.

Oggi l’ANSA riporta una notizia riguardante la dichiarazione del Ministro Sacconi secondo le quali la CRI “troverebbe una collocazione più importante in diretta collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei ministri assumendo un ruolo paragonabile alla Protezione Civile”.

Ci verrebbe subito da domandare al Ministro: quale Protezione Civile? Quella Pubblica o quella che volete privatizzare.

Ribadiamo con forza che questi presunti cambiamenti o riforme sono, o meglio sarebbero attuati senza il coinvolgimento delle OO.SS.

Una parte della Cri, cioè i lavoratori, sono esclusi da qualsiasi confronto senza nessuna possibilità di partecipare a qualsiasi progetto di trasformazione.

La nostra vigilanza su questa ridda di voci, proposte, indicazione, ecc., sarà massima.
Rinnoviamo con forza la richiesta d’incontro con il Commissario Dott. Rocca per sapere cosa ne pensa l’organo politico di controllo dell’ENTE.

Con l’occasione e prendendo atto delle dichiarazioni del suddetto Commissario, in merito al precariato, pubblicate sul sito della CRI in risposta all’articolo di Repubblica, ci teniamo a precisare:
1) questa è l’ennesima richiesta d’incontro cui il Commissario non da seguito;
2) per quanto riguarda i contatti con le Regioni per la stabilizzazione ci dobbiamo fidare della parola del Commissario perché si sono sistematicamente escluse le OO.SS. da qualsiasi possibilità di coinvolgimento.
3) peccato che non si è provveduto in base all’art. 2 comma 367 legge 244/2007 a stilare la graduatoria necessaria per la stabilizzazione, procedura anomala che vede un ricorso penale promosso dalla nostra sigla che vedrà la prima udienza il 20 gennaio 2010.

Consideriamo questo comunicato come l’ultimo possibile sull’argomento.

Se non seguiranno risposte esaurienti da parte dell’amministrazione ci comporteremo di conseguenza.

Roma li 16/12/09

 
Il coordinatore FPCGIL CRI
Pietro Cocco

 

 
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