CRI: la Croce Rossa dentro la Protezione Civile Spa?

18 Luglio 2011

Comunicato

 

Al Commissario Nazionale CRI
Al Direttore Generale CRI
A tutti i lavoratori

 


Apprendiamo con vivo disappunto la comparsa nel ddl 1956, in discussione al Senato, dell’emendamento (nr° 15.200) che attribuisce alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile le funzioni di vigilanza sulla Croce Rossa Italiana.

Questi continui “giri di valzer” sul futuro dell’Ente ingenerano un clima di tensione ed incertezza nel personale CRI di ruolo e precario.
Abbiamo più volte affermato l’urgenza di un riordino dell’Ente da anni soggetto alle cure più disparate ma senza mai pervenire a risultati risolutivi.

Riteniamo che questi tentativi di riordino, come più volte evidenziato, non possano prescindere dalla funzione pubblica della CRI e dal coinvolgimento delle parti sociali.

In tal senso avevamo avuto assicurazione da parte dell’Avv. Francesco Rocca ma i fatti sembrerebbero palesare strade difformi.

Ci piacerebbe intendere e concepire l’emendamento, poc’anzi richiamato, all’interno di un più ampio e serio progetto di riordino della CRI, tanto più rilevante visto il passaggio di tutela sotto un nuovo organo pubblico che si appresta ad essere radicalmente riformato, il Dipartimento della Protezione Civile.

La prospettiva che si staglia all’orizzonte pone sempre poche e semplici domande:
E il personale di ruolo? E i precari? E i servizi a carattere prettamente pubblico cha la CRI svolge (pronto soccorso, assistenza disabili, ecc.,) che fine faranno?

E’ chiara la nostra intenzione di opporci a qualsivoglia progetto sotterraneo che non tenga conto dell’imprescindibile confronto tra i soggetti coinvolti, ignorato il quale si rischierebbe di creare un clima di rigidità e conflitto che non gioverebbe a nessuno.

Pertanto riteniamo improcrastinabile l’avvio di un maturo e approfondito confronto con la parte politica dell’Ente proprio a partire già dai prossimi giorni al fine di scongiurare trasformazioni unilaterali che ledano anche gli interessi di tutti i lavoratori della croce rossa italiana.

Roma 08/02/10
 

Il Coordinatore CGIL FP CRI
Pietro Cocco 

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