Roma, 10 marzo 2011
Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta
Eg. Presidente,
“impegno, intelligenza, coraggio, sacrificio”, sono queste le qualità che Lei riconosce alle donne dell’amministrazione penitenziaria e che cita nel Suo messaggio in occasione dell’8 marzo.
Sono qualità indiscutibili che ben sappiamo quanto caratterizzino il quotidiano complesso compito istituzionale che le donne di codesta amministrazione svolgono con forte impegno e professionalità nonostante le molteplici difficoltà operative e culturali che il contesto presenta e che spesso si traducono in comportamenti e/o in provvedimenti per loro discriminanti.
Ad esempio, le ultime circolari DAP, riguardanti il part-time cui in particolare le donne lavoratrici, loro malgrado, sono fruitici e le notizie preoccupanti circa le imminenti revoche dei relativi provvedimenti, suonano come macigni alla lettura del Suo messaggio che, gioco forza, risulta demagogicamente retorico.
Attendiamo, quindi, che l’amministrazione cominci ad esercitare e a rappresentare effettivamente quanto l’essere donna sia un valore aggiunto per l’amministrazione penitenziaria e non un fattore discriminante né tantomeno l’obiettivo di valutazioni di stima dettate dalla circostanza ed un primo immediato segnale potrebbe essere il ritiro delle indicate circolari.
Attendiamo fiduciose che alle parole seguano i fatti.
Cordialmente
La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica