Decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008: lo scippo!

18 Luglio 2011

Decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008: lo scippo!

 
CGIL FP CISL FP UIL PA

COORDINAMENTI NAZIONALI INPDAP

– A tutto il personale

Se, per assurdo, uno dei Ministri del Governo Berlusconi, “uno a caso”, “si prendesse la briga” di spiegarci in una nota le ragioni dei tagli intollerabili al salario dei dipendenti degli Enti Previdenziali previsti dal D.L. 112, le poche, ma sentite righe che, con profonda stima e ammirazione, rivolgerebbe a ciascuno di noi, suonerebbero, più o meno, così:

“Caro dipendente pubblico parastatale, incallito fannullone, è un Ministro della Repubblica che ti scrive…
Di me ti puoi fidare… Non avessi scelto di fare il politico, come sai, avrei certamente conquistato il Nobel per l’Economia!
Ti parlo a nome di decine di milioni di elettori italiani che, accordando al Governo di cui faccio parte la fiducia, hanno sposato un progetto di riforma della P.A. volto ad estirpare la pianta velenosa del lavoratore pubblico nullafacente …
Il mio motto è: efficienza, efficacia, produttività … altrimenti … licenziamento!!!
Per questo, con il D.L. 112 del 25 giugno scorso, ho deciso, assieme ai miei colleghi dell’Esecutivo, di:
– disapplicare, per l’anno 2009, l’art. 18 della legge 88/89 che assicura al F.U.A. Inpdap risorse per 40 milioni di euro su 96 milioni di euro complessivi;
– ridurre di un ulteriore 10% l’ammontare complessivo del fondo, già bloccato agli importi 2004.
Niente paura però! Passato il 2009 -anno in cui, euro in più euro in meno, secondo una prima stima, avrai a perdere oltre 6.500,00 euro medi totali-, le risorse che oggi ti vengono sottratte, ti saranno restituite nel 2010, ridotte del 20% e, ovviamente, a condizione che tu sia in grado di produrre di più, sia collettivamente che individualmente. A regime insomma, l’operazione ti costerà appena 1.200,00 – 1.300,00 euro medi l’anno…
Concludendo, è mia ferma intenzione risolvere il problema dell’efficienza della P.A. e della sua produttività sottraendo ai lavoratori proprio quelle risorse che sono necessarie per realizzare l’obiettivo.

Il concetto è assolutamente rivoluzionario: LAVORARE DI PIU’ E MEGLIO E … GUADAGNARE DI MENO!!!”

Caro Ministro,
Lei sarà pure un potenziale premio Nobel, ma non ci pare che il ragionamento possa funzionare…

Pertanto, poiché, fino a prova contraria, il Sindacato è, almeno da quando la politica si preoccupa soltanto di affari, l’unico soggetto in grado di ragionare con serietà e competenza sul merito delle cose, Le faremo capire, con le buone o con le “cattive” (leggasi azioni sindacali adeguate) che il Suo progetto non si realizzerà mai!

Il che è diverso dal sostenere che nulla debba cambiare … Anzi.

In epoca non sospetta infatti, quando Lei faceva ancora l’economista da premio Nobel, CGIL CISL UIL, come forse ricorderà, hanno voluto sfidare, proprio sul terreno del recupero di produttività delle PP.AA., l’allora Ministro dell’Economia e i suoi colleghi di Governo, costringendoli a sottoscrivere dapprima il Memorandum di intesa sul lavoro pubblico e poi i successivi contratti di settore (Stato, Sanità, Enti Locali, EPnE e Agenzie Fiscali). In linea con quanto previsto dallo stesso Memorandum, tali contratti contengono tutti gli strumenti il cui utilizzo, se sostenuto da contratti integrativi adeguati, consentirebbe, in modo serio e non demagogico, di affrontare e risolvere i problemi delle singole pubbliche amministrazioni italiane.

Perché è solo entrando nelle singole realtà che è possibile trovare i rimedi giusti per le reali necessità.

In quest’ottica, se qualcuno non risponde, deve essere prima avvisato e, se persiste, sanzionato secondo le regole che già esistono, senza “per forza” doverne inventare di nuove …

Caro Ministro,
Lei è disposto a percorrere questa strada? Oppure ha già deciso, assieme al Suo Presidente del Consiglio, che il mondo dei pubblici servizi debba essere spazzato via per lasciare spazio al privato, al ricorso massiccio alle esternalizzazioni ed alle consulenze, in modo che i faccendieri possano continuare ad arricchirsi, magari assicurando servizi solo a chi se li può permettere e a costi più elevati per la collettività?
Noi crediamo, caro Ministro, che il vero obiettivo sia questo: depotenziare e demonizzare la contrattazione fino al punto da ritornare all’egemonia della legge, togliendo potere negoziale ai rappresentanti dei lavoratori, cioè a coloro che legittimamente sono stati eletti per rappresentarli.

La partita è molto complessa; l’avversario agguerrito.

Sarà necessaria una forte compattezza dei lavoratori che non devono farsi tradire dalla tentazione di assecondare politiche premianti per questo o quel gruppo … Sarebbe la fine! CGIL CISL UIL faranno di tutto affinché ciò non accada!

Il mondo del lavoro pubblico ha diritto alla sua legittimazione nei confronti della società.

Tutti dovranno rendersi conto che il Paese ha bisogno di una rete di PP.AA. in grado di garantire a tutti i cittadini un livello di servizi adeguato!
Noi siamo pronti e, con il sostegno dei lavoratori, vinceremo la nostra battaglia!

Occorre mobilitarsi da subito!
Nel prosieguo verranno fornite precise indicazioni di lotta.
Roma, 30 giugno 2008

         CGIL FP                    CISL FP                       UIL PA
Camillo LINGUELLA    Francesco NICASTRO   Pasquale CRISALLI    

 
 

 
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