La politica governativa in materia di immigrazione , determinata dal cosiddetto decreto sicurezza, produce tra l’altro delle norme aberranti riguardanti i bambini che nasceranno da genitori migranti privi di permesso di soggiorno.
In particolare, si consegnano alla “invisibilità” i figli degli immigrati clandestini nati in Italia. Si nega loro il diritto di nascita e si peggiorano le condizioni complessive di sicurezza dell’intera collettività.
Difatti, per la loro iscrizione all’anagrafe occorre il possesso del permesso di soggiorno (la norma si dice essere necessario per qualsiasi atto) ed inoltre essendo la clandestinità un reato potrebbe scattare la denuncia da parte delle stesse strutture comunali trasformando tra l’altro degli impiegati civili in agenti di pubblica sicurezza.
Una condanna all’inesistenza a bambini che non hanno colpa alcuna.
Contro questa aberrazione rivolgiamo un pressante appello ai Sindaci e a tutte le istituzioni democratiche affinché garantiscano non applicando la norma, un diritto che ha i crismi dell’universalità, evitando, così, di divenire la parte terminale di una catena disumana che nega persino il diritto alla nascita.
p. la Segreteria Fp Cgil – Antonio Crispi
Il Coordinatore Pol.Locale Fp Cgil – GennaroMartinelli
Roma 31 Luglio 2009