Decreto sicurezza : sulla salute non solo scelte incivili, ma anche rischiose. Per tutti, italiani e stranieri. Comunicato stampa di Rossana Dettori

18 Luglio 2011

Decreto sicurezza : sulla salute non solo scelte incivili, ma anche rischiose. Per tutti, italiani e stranieri. Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil Sanità

Le nuove norme in materia di sicurezza non sono soltanto offensive dei più elementari principi di civiltà giuridica, né si possono “solo” giudicare come il colpo definitivo alla cancellazione di uno stato di diritto.

Sono anche disposizioni concrete che, sul fronte della salute pubblica, aprono scenari inquietanti e pericolosi per tutti i cittadini del paese, nativi e immigrati, regolari e clandestini.

L’avere scientemente lasciato nell’ambiguità la norma che riguarda l’obbligo di denuncia dei cittadini extracomunitari non regolari da parte del personale del servizio sanitario nazionale è una responsabilità gravissima del Governo e della sua maggioranza: il solo effetto annuncio ha già prodotto un allontanamento dei cittadini irregolari dalle strutture sanitarie pubbliche, fuga che da oggi sarà ancora più estesa in considerazione dell’approvazione definitiva del testo in discussione.

Questa ambiguità, pericolosissima non solo per la tenuta del principio di universalità del diritto alla salute, ma anche per gli effetti concreti che produrrà, fa il paio con quella altrettanto ignobile che introduce l’obbligo di dimostrazione della regolarità del soggiorno ai fini della registrazione delle nascite.

Quante saranno le donne immigrate irregolari che sapendo di correre comunque un qualche rischio di denuncia e leggendo dell’impossibilità di registrare in Ospedale il bimbo che sta nascendo decideranno di presentarsi in un pronto soccorso o in una struttura del servizio sanitario nazionale?

E dove andranno a partorire?

E’ una decisione, quella assunta oggi, che aumenterà a dismisura il rischio di incentivare la nascita e la diffusione di percorsi sanitari ed attività sanitarie “clandestine” (dalla gravidanza alle cure per i bambini) fuori controllo ed inaccessibili alla vigilanza del servizio sanitario nazionale.

In nome di una falsa idea di sicurezza la legge mette a serio pericolo la salute collettiva di tutti i cittadini.

Un brutto giorno per lo stato di diritto, un pessimo momento per il servizio sanitario nazionale e per il principio di garanzia di tutela della salute dei cittadini che né è posto a fondamento.

Roma 2 Luglio 2009

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