Decurtazione Fondi per il salario accessorio ex Legge 133/08 – Nota di Alfredo Garzi Segretario Nazionale FP CGIL

18 Luglio 2011

Decurtazione Fondi per il salario accessorio ex Legge 133/08 – Nota di Alfredo Garzi Segretario Nazionale FP CGIL

Da alcuni giorni circolavano voci sull’imminente restituzione delle quote dei Fondi per il salario accessorio, sottratte ai lavoratori con il Decreto 112/08 poi trasformato in Legge 133/08.

Speravamo che il governo avesse cambiato il proprio atteggiamento punitivo nei confronti dei lavoratori pubblici, e che mantenesse “l’impegno” a restituire il maltolto. Ma con l’emendamento presentato al Decreto Auto continua la presa in giro.

Infatti il miracoloso intervento legislativo, poiché alla fine tutti hanno ammesso che per modificare una legge c’è bisogno di un’analoga norma, è assolutamente parziale, limitato ed esclusivamente programmatico.

Intanto riguarda solo l’abolizione per l’anno 2009 delle leggi speciali, partendo dalla sua conferma. Rimane immutata la riduzione del 10% dei Fondi (art. 67, comma 5) a valere dal gennaio 2009 e quella del 20% delle leggi speciali (art. 67, comma 3) a valere dal gennaio del 2010. Quindi gli interventi strutturali di diminuzione delle retribuzioni rimangono integri.

Poi si rimanda ad un successivo DPCM con il quale saranno individuati, per l’anno 2009, i criteri, i tempi e le modalità volti ad utilizzare, per la contrattazione integrativa, le risorse eccedenti rispetto a quelle finalizzate al miglioramento dei saldi di finanza pubblica. Quindi solo se ci saranno ulteriori eventuale risparmi rispetto a quei drammatici tagli già previsti, che hanno messo in ginocchio il funzionamento di molti uffici pubblici, si può sperare in qualcosa. E questo qualcosa si può sperare se ci sono introiti derivanti da attività non istituzionali. Un caso non molto diffuso nelle amministrazioni.

Si continua a giocare con le retribuzioni dei dipendenti pubblici, prendendoli in giro con false promesse che, lo ricordiamo ai più distratti, riguardano somme che erano già nelle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori.

Aumentano le ragioni per aderire alla mobilitazione della CGIL, con la grande manifestazione nazionale a Roma, il 4 aprile, contro le politiche del Governo che fa ricadere sul lavoro dipendente gli effetti della crisi economica, che ha taglieggiato le tasche dei dipendenti pubblici e ne ha ridotto i diritti durante la malattia, che licenzia tutti i lavoratori precari. 
 
Roma, 24 marzo 2009

 
 
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