Dip. Welfare/MdL -Il Governo, Impugnando le leggi finanziarie vuole fermare la stabilizzazione dei precari – Comunicato stampa di Mauro Beschi Segretario Nazionale FP Cgil

18 Luglio 2011

Il Governo, Impugnando le leggi finanziarie vuole fermare la stabilizzazione dei precari – Comunicato stampa di Mauro Beschi Segretario Nazionale FP Cgil

 
Ancora una volta l’intervento a gamba tesa del Governo volto ad impedire che con legge regionale abbiano luogo le stabilizzazioni dei lavoratori precari, in particolare della Sanità, evidenzia le reali intenzioni di un Governo che si proclama paladino del federalismo e dell’autonomia mentre in realtà esercita fortissimi controlli e limitazioni ad ogni decisone assunta dalle Regioni nell’esercizio dei poteri e della autonomia conferitigli dalla Costituzione.

La CGIL Funzione Pubblica giudica le motivazioni addotte per le impugnative fuorvianti e pretestuose, lesive della dignità dei lavoratori precari ed estremamente gravi per le conseguenze che si potrebbero determinare per il mantenimento degli attuali livelli di eccellenza dello stato sociale nel nostro paese.

Così facendo si limitano le prerogative delle Regioni, si nega a centinaia e centinaia di lavoratrici e lavoratori non solo la prospettiva di essere finalmente assunti dopo anni di precariato, ma la possibilità di continuare a garantire i servizi ai cittadini, gestiti grazie anche a questo personale.

Questo continuo attacco ai diritti, sia individuali che collettivi, svolto in mille forme e modi, anche impugnando, come in questo caso, le leggi regionali che vedono la stabilizzazione del personale precario, non è più tollerabile!

Le intenzioni sono chiare: si vuole smantellare il sistema pubblico, si vogliono cancellare anni di conquiste sociali, frutto di dure lotte politiche e sindacali per conquistare dignità nel lavoro, tutele e diritti.

Noi non tradiremo le aspettative dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno partecipato alla manifestazione di Roma lo scorso 13 febbraio;
 
per questa ragione continueremo a combattere le politiche del ministro Brunetta volte a buttare via i precari, a partire dal prossimo 30 giugno, e sosterremo ovunque, ed in tutte le sedi il ritiro delle pretese governative affinché le Regioni possano procedere il più rapidamente possibile al completamento dei processi di stabilizzazione e continuare a garantire, così, la qualità e l’efficienza dei servizi e una prospettiva di lavoro stabile ai precari.

Roma, 24 febbraio 2009

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto