Dirigenza STPA: Comunicato di Fabrizio Fratini Segretario Nazionale FP CGIL e tabelle aumenti mensili lordi.

18 Luglio 2011

Dirigenza STPA: Comunicato di Fabrizio Fratini Segretario Nazionale FP CGIL e tabelle aumenti mensili lordi.

Il 9 febbraio 2010 Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl non hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2008/2009 per la dirigenza SPTA.

I contenuti positivi di quell’ipotesi di accordo sono stati già ampiamente riconosciuti nel comunicato unitario già inviato:

1) aumenti contrattuali in linea con i precedenti CCNL sottoscritti per altri comparti di contrattazione – 3,2% pari a 152,27 euro medi pro capite a regime;

2) articolazione degli aumenti sulle voci stipendiali in linea con la piattaforma rivendicativa;

3) decisione di investire una parte del 3,2% per la rivalutazione dell’indennità di esclusività per il ruolo sanitario;

4) rivalutazione della posizione minima unificata per i ruoli tecnico-professionale-amministrativo che rimette in equilibrio le retribuzioni rispetto all’aumento dell’indennità di esclusività;

5) risorse aggiuntive regionali nella misura dello 0,8% sul monte salari per le stesse finalità e con gli stessi meccanismi già definiti per il comparto;
 
6) possibilità , a livello di contrattazione integrativa, di rivalutare il buono pasto con le stesse modalità già previste per il restante personale;

7) apertura del confronto, a livello regionale, sul tema del precariato e del suo indissolubile legame con l’erogazione dei LEA ai cittadini;

8) elaborazione di un sistema disciplinare che nonostante non sia mai stato nel novero, ovviamente, delle nostre rivendicazioni prova ed in alcuni tratti riesce a depotenziare e limitare i disastrosi interventi legislativi del ministro Brunetta con la “sua” legge 15 ed il conseguente decreto attuativo.

Un accordo,quello da noi non sottoscritto, che ha visto, quindi, la partecipazione attiva e determinante del sindacato confederale, in completa sinergia, anche nella fase della trattativa, con i nostri comportamenti al tavolo dei medici.

Ciò che ha reso impossibile la nostra adesione all’ ipotesi di accordo , dunque, appartiene ad altro: la scelta dell’Aran e delle regioni di proporre e difendere una previsione che ha dell’assurdo, che risulta irragionevole e che ha il sapore inequivoco della beffa.

Nel testo troverete due interventi sull’indennità di esclusività. Il primo abroga, di fatto, la previsione contenuta nel CCNL del 2000 che distingueva l’indennità di esclusività dal monte salari.
 
Tecnicamente il contratto 2008 -2009 prevede all’art. 12, comma 3, la disapplicazione dell’art.5 comma 2, secondo capoverso del CCNL 8/6/2000 che così recitava: “Essa costituisce un elemento distinto della retribuzione che non viene calcolato al fine della determinazione del monte salari cui fanno riferimento gli incrementi contrattuali”. A questo si aggiunge nel nuovo contratto la dichiarazione congiunta n.1 “Le parti congiuntamente dichiarano che, con riferimento al biennio economico 2008 – 2009, nella definizione di “monte salari” viene ricompresa l’indennità di esclusività del rapporto di lavoro”.

Ora, solo persone stolte o in malafede non possono non capire che, in questi due interventi, vi sono due operazioni ben distinte , ma entrambe devastanti. La prima e’ l’affermazione che l’inserimento nel monte salari, sic et simpliciter, così come proposto premia, in linea di principio, solo in linea di principio, prima di tutto tutti quei medici e professionisti con rapporto non esclusivo con il SSN. Se dovesse trovare applicazione questa previsione (e non avverrà mai proprio per come e’ formulata la dichiarazione congiunta) gli aumenti che verranno definiti per i prossimi contratti saranno più’ vantaggiosi proprio per quei medici e professionisti con rapporto libero professionale. E’ sul monte salari di tutta la dirigenza del SSN che si calcola l’aumento e quell’aumento, ipoteticamente maggiore per questa operazione di inglobamento, verrebbe applicato a tutte le retribuzione comprese ovviamente quelle di chi non ha rapporto esclusivo. Una bella operazione (sempre ipotetica) che premierebbe proprio chi non e’ destinatario di quella indennità! La seconda e più’ grave (per chi si attribuisce, come il sindacato autonomo dell’Aupi, la nomea di sindacato dei lavoratori) riguarda la dichiarazione congiunta: possono spiegarci, se ce la fanno, che significa che l’indennità di esclusività entra nel monte salari , ma solo con riferimento al biennio 2008 2009? Il contratto per quel biennio non e’ quello sottoscritto l’altra settimana? E quale effetto concreto ha avuto questa dichiarazione sugli aumenti definiti nell’accordo sottoscritto? Nessuno, diciamo noi. E allora a cosa e’ servito?
 
E perché nessuno dice che le voci sulle quali calcolare gli aumenti per il prossimo triennio fanno parte di un altro tavolo di trattativa nel quale certamente l’Aupi non sarà presente? Una bella presa in giro, non c’e’ che dire. Con l’aggravante di averne fatto, in maniera anche maldestra, in verità, il punto di “forza” delle loro argomentazioni. A Febbraio 2010 si sottoscrive un accordo che dice che una previsione, che non ha effetto economico, vale solo fino al 31 12 2009!!!.

Tornando a serietà, ovviamente espungendo dalle argomentazioni le strampalate tesi dell’Aupi, resta la questione del perché Aran, Governo, ma soprattutto le Regioni si siano prestate ad un gioco così periglioso su questioni così centrali per il servizio sanitario nazionale e del perché si sia interpretato così allegramente il ruolo di agente contrattuale prestando il fianco a richieste dall’evidente sapore demagogico, ma prive di assoluti significato.

Insieme a Cisl e Uil e’ da qui che ripartiremo.

Fabrizio Fratini Il Segretario Nazionale FP CGIL

Roma 15 Febbraio 2010

 
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