documento valore attribuito alle lauree – percorsi di riqualificazione interni area C

18 Luglio 2011

Chiarimenti su…

A PROPOSITO DI PUNTEGGIO ATTRIBUITO ALLE LAUREE
NELLE PROCEDURE DI RIQUALIFICAZIONE ALL’INTERNO DELLE AREE


A seguito di alcune richieste di chiarimento avanzate in questi giorni, riteniamo utile puntualizzare la nostra posizione nel dibattito aperto sull’attribuzione di cinque punti, piuttosto che otto, alle cosiddette “lauree brevi”, ovvero quelle triennali introdotte dal nuovo ordinamento degli studi universitari.
Ricapitoliamo: nel corso della seconda riqualificazione, l’Amministrazione si pone il problema del nuovo assetto universitario, limitatamente alle lauree triennali (nel 2004 ancora non esistono laureati tre + due), e lo risolve secondo il principio rappresentato nella circolare dell’allora Ministro della Funzione Pubblica Baccini, che individua il nuovo rapporto tra titoli e funzioni in questo senso: laurea triennale per l’accesso alle funzioni direttive (area C) laurea tre + due per l’accesso alla dirigenza. Pertanto, l’Amministrazione ammette le lauree brevi come requisito per l’accesso all’area C, ma concede anche (alle poche lauree triennali presentate) gli otto punti per i passaggi interni a C2 o C3. Secondo noi sbaglia sul piano dei punti, perché a differenza del criterio di accesso (che non discutiamo, è la legge che stabilisce il rapporto tra vecchie e nuove lauree) sui punti si è trattato di una scelta condivisa con noi nel Contratto Integrativo di ministero del 28 giugno 2000, e che quindi solo il contratto può modificare. Ed è anche vero che un contratto collettivo di lavoro non può avere previsioni contrarie alle leggi in vigore ma, ripeto, una cosa è il titolo di ammissione (dunque è giusto che con la laurea triennale si acceda all’area C), altra cosa è il valore – in punteggio – che viene dato ai titoli di studio, in una procedura di riqualificazione dentro l’area dove le parti contraenti decidono insieme a cosa dare valore: sempre a condizioni che non ci siano discriminazioni, e che sia mantenuta una coerenza anche all’interno dei meccanismi stessi di riqualificazione.
Comunque, se pure l’Amministrazione – nel 2004/5 – avesse voluto procedere “per analogia”, è evidente l’incoerenza nel dare otto punti alla “laurea breve”, perché poi o li dai anche alla tre + due (e non sarebbe corretto) oppure dai nove punti alla tre più due, e allora non puoi dare di più al tre + due + master … hai comunque creato un meccanismo incoerente e discriminatorio (perché la vecchia laurea con master varrebbe come la nuova tre + due senza master, perché il laureato tre + due con master non avrebbe niente in più rispetto al collega tre + due senza master, etc. etc.): insomma, in attesa di modificare insieme a noi il Contratto Integrativo, la cosa più giusta sarebbe stata dare 5 punti alla breve, 8 alla tre + due, e 9 al master. Del resto, solo così si è coerenti con la scelta del Contratto Integrativo, che era quella di “parafrasare” il Contratto Comparto Ministeri 1998-2001, partendo dall’analogia che lì veniva posta tra laurea (vecchia) e 4 anni di esperienza professionale, laddove si prevedeva appunto che il diplomato non laureato potesse accedere alla C2 con quattro anni di esperienza in C1, e alla C3 con otto in C1 o quattro in C2: per cui si danno 8 punti (cioè, quattro in più dei quattro del diploma) alla laurea vecchia (di 4 o 5 anni,) e al tre + due, mentre si danno 5 punti ai diplomi universitari “vecchi” (che erano triennali o biennali) come alle nuove lauree triennali, come alle lauree diverse da quella richiesta nel bando (per cui, come sapete, nel settore amministrativo – per esempio – le lauree richieste valgono otto punti, e le altre – lettere, filosofia, ingegneria, etc. etc., solo cinque).
Oggi, uscite le graduatorie provvisorie per l’acceso ai profili delle posizioni C2 e C3, prendiamo atto che l’Amministrazione ha correttamente – perché più aderente allo spirito e alla lettera del Contratto Integrativo di ministero – attribuito cinque punti alle lauree triennali, e otto punti alle tre + due … è evidente che le argomentazioni che in questi anni, unitariamente, abbiamo avanzato, hanno indotto l’Amministrazione a rettificare la scelta del 2004.
A nostro parere ciò comporta, per le lavoratrici e i lavoratori (pochi, fortunatamente) che sono rimasti fuori dalla seconda riqualificazione perché tra i vincitori c’era stata l’errata attribuzione – ad una laurea triennale – di otto punti piuttosto che cinque, la possibilità di chiedere la rettifica di quella graduatoria, grazie al fatto che l’Amministrazione, pubblicando correttamente le attuali graduatorie, ammette di fatto l’errore commesso in precedenza, nella riqualificazione del 2004/5.
Riguardo infine all’azione sindacale, confermiamo l’impegno – anche questo unitario – a modificare nel prossimo Contratto Integrativo il meccanismo dei punteggi da attribuire ai vecchi e ai nuovi titoli universitari, per apprezzare correttamente le novità degli ultimi anni.
Roma, 6 giugno 2007

Lino Ceccarelli
(coordinatore nazionale FpCgil Min. Interno)

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto