Il Presidente del Consiglio torna a parlare di riforma della giustizia, di separazione della carriere e di cambiamento della Carta Costituzionale, dimostrando così di continuare a perseguire interessi personali a scapito di quelli dei cittadini.
La giustizia infatti, a causa dei tagli alle risorse, dei mancati investimenti, di un serio progetto organizzativo è sull’orlo del collasso; alcuni uffici giudiziari sono a rischio di chiusura, le condizioni di lavoro peggiorano di giorno in giorno e solo la buona volontà ed il senso del dovere di chi ci lavora tieni in piedi ciò che rimane della giustizia in Italia.
E’ giunta l’ora che il Presidente Berlusconi cessi questa sua battaglia personale con la magistratura e si occupi dei veri problemi dei cittadini, ovvero di garantire loro una giustizia rapida ed efficiente, come stabilisce la Costituzione della Repubblica.
Roma, 16 ottobre 2009