Giustizia Minorile: nota su concorso per magistrati

18 Luglio 2011

 

Lettera al Presidente e D.G.

 
 

Roma, 30 maggio 2011

Al Sig. Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Presidente Bruno Brattoli

Al Sig. Direttore Generale del Personale e della Formazione
Dr. Luigi Di Mauro

Egregio Presidente,

quello che sta accadendo in questi giorni alla Giustizia Minorile di Roma (amministrazione centrale, centro per la giustizia minorile di Roma, servizi minorili di Roma) è paradossale e dimostra ancora una volta, se fosse ancora necessario, l’evidente disinteresse dell’amministrazione per il personale.
Il Direttore generale della Direzione Generale dei Magistrati dell’Organizzazione Giudiziaria ha richiesto al Dipartimento per la Giustizia Minorile di individuare il personale da assegnare a compiti di vigilanza durante le prove del concorso a 360 posti di magistrato ordinario che si svolgeranno presso i locali della Nuova Fiera di Roma dal 13 al 17 giugno prossimi.
L’Amministrazione ha dapprima invitato il personale ad aderire e successivamente, a causa della scarsità delle adesioni ricevute, ha sostanzialmente precettato i dipendenti “da distaccare” ai compiti di vigilanza.
Nulla viene organizzato per venire incontro alle difficoltà che i lavoratori potrebbero incontrare per adempiere ai compiti richiesti.
Il personale chiesto alla giustizia minorile per la sorveglianza al concorso dovrebbe essere più o meno pari al 27 % del personale in servizio, sarebbe interessante sapere se anche gli altri Dipartimenti del Ministero parteciperanno con quote altrettanto consistenti di personale all’espletamento del concorso ed in caso contrario conoscere il perché di un tale privilegio.
Peraltro, con la procedura e gli strumenti utilizzati, non si è tenuto conto delle oggettive difficoltà che il personale non aderendo alla prima istanza ha rappresentato: lo stato di salute (ci sono persone invalide), l’organizzazione familiare dei dipendenti con figli piccoli, la lontananza del luogo (ci sono persone che abitano fuori Roma e non possono essere presenti alle ore 7.30 nella landa desolata della nuova fiera di Roma), le difficoltà nei collegamenti (occorre prendere il treno per/da l’aeroporto che passa ogni 15 minuti), l’esborso per il carburante e per il parcheggio a pagamento (per coloro che si muovono con la propria auto), le difficoltà nei collegamenti urbani alla fine del turno (prevista per dopo le ore 22), l’assenza di un posto di ristoro convenzionato (i prezzi praticati nel bar sono nettamente superiori a quelli medi romani), l’assenza di una forma di mensa aziendale, la mancata definizione di un servizio navetta dell’amministrazione, che sembrerebbe demandata alla gentile disponibilità e concessione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Cosa ben diversa sarebbe stata quella di organizzare, direttamente, come una normale azienda avrebbe fatto, ad esempio un servizio aziendale di trasporto, una convenzione per la ristorazione, un rimborso spese mediante un ticket forfetario e, soprattutto, una turnazione del personale nella giornata, per evitare un orario di lavoro non previsto dal vigente contratto di lavoro, che invece prevede un orario massimo di 9 ore.
Per l’ennesima volta si è ritenuto più facile ricorrere all’imposizione e attuare forme di gestione del personale autoritarie e prive di fondamento giuridico.
Per l’ennesima volta si sono assunte decisioni di vertice.
Ancora una volta l’Amministrazione mostra di tener in ben poco conto il lavoro che viene quotidianamente portato avanti nei servizi della giustizia minorile, ritenendo di poter svuotare gli stessi, per ben quattro giorni e senza la minima salvaguardia del personale.
Si chiede, pertanto, l’immediata sospensione delle disposizioni attuate in maniera autoritaria e l’adozione delle iniziative utili per attivare gli strumenti contrattuali e finanziari idonei a rispondere all’esigenza di espletare il concorso – nel rispetto dei diritti dei lavoratori – e predisporre un’ organizzazione del lavoro che sia anche in grado di permettere agli stessi di aderire, liberamente, alla richiesta dell’amministrazione.
Cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale FPCGIL
Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno

 
 
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