Giustizia Minorile: richiesta di incontro al Capo Dipartimento

18 Luglio 2011

Richiesta di incontro al Capo Dipartimento

 
Roma, 16 marzo 2009

Al Sig. Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Presidente Bruno Brattoli

Egregio Presidente,

premesso che:

abbiamo già avuto modo di evidenziare, anche all’On. Ministro della Giustizia, i nodi che rendono problematico il perseguimento degli obiettivi della giustizia minorile, che sono nodi o per meglio dire vincoli di ordine economico ed organizzativo. Per quest’ultimo aspetto, ci riferiamo alla proposta di passaggio dei servizi periferici e dei Centri per la giustizia minorile alle Direzioni Generali Regionali del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria per il quale, pur essendo stato non condiviso anche dal Ministro in sede di Commissione giustizia della Camera dei Deputati, allo stato, non ci risulta che sia stato formalizzato un atto di indirizzo politico che modifichi la bozza di decreto, che anzi, periodicamente, sembra essere sul punto di realizzarsi;

che abbiamo già evidenziato al Ministro l’impossibilità di continuare a gestire i servizi della giustizia minorile con i fondi assegnati ai CGM nel bilancio 2009. In questo senso riteniamo che ancora una volta il Ministro abbia dato una risposta parziale, considerato che se è vero che alcuni capitoli di spesa hanno già ricevuto una prima integrazione, ma non poteva essere altrimenti se non si volevano chiudere i servizi, è altrettanto vero che le integrazioni effettuate risultano del tutto insufficienti per un sistema che è ormai in sofferenza da un decennio, in termini di risorse economiche e di personale.

Siamo consapevoli che i temi sopra prospettati non sono nella sua disponibilità esclusiva, richiedono decisioni ed interventi prevalentemente politici. Tuttavia, a nostro parere, per alcuni aspetti di sua più diretta responsabilità sarebbe auspicabile una gestione più trasparente degli Uffici, soprattutto quando gli stessi si trovano a prendere decisioni che influiscono sulla vita del personale, anche in termini di riconoscimento dell’impegno versato quotidianamente nel lavoro. Vogliamo qui sottolineare, ad esempio, come l’Amministrazione, nonostante le nostre ripetute richieste, abbia ritenuto di non dover riconoscere nel FUA 2008 le sostituzioni dei direttori dei servizi. Certo, purtroppo per l’esiguità del fondo sarebbero state una piccola cosa in termini economici, sicuramente, però, il riconoscimento di un impegno aggiuntivo che certamente non si esercita esclusivamente nel momento della sostituzione, ma che richiede costante attenzione.

Per questi ultimi temi riteniamo che debbano essere mantenuti gli impegni che Lei stesso ha preso nel primo, e sin’ora unico, incontro con le organizzazioni sindacali, quando ha manifestato la disponibilità dell’Amministrazione a perseguire la ricerca di uno scambio continuo e possibilmente proficuo con i sindacati. Questo è sicuramente il momento di dare concretezza alle intenzioni rispetto ad alcune questioni che si pongono:

* procedure per la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato che non hanno avuto ancora il rinnovo del contratto;

* utilizzo degli operatori di vigilanza, a seguito del mancato finanziamento delle turnazioni;

* assunzione dei vincitori del concorso pubblico per educatori;

* avvio delleprocedure idonee a reperire nuovi assistenti sociali.

Su questi temi occorron0 risposte certe e nel primo caso celeri, per avere le quali Le chiediamo di fissare un’incontro urgente con tutte le organizzazioni sindacali del comparto.

Abbiamo anche appreso che il Dipartimento avrebbe individuato una nuova sede sostitutiva della struttura centrale di via Giulia, fatto positivo considerate le condizioni in cui si trovano ad operare i lavoratori del DGM, se non fosse per il fatto che nonostante l’esistenza di idonee strutture posizionate vicino a stazioni della metro e a disposizione del demanio, sia stata prescelta una sede estremamente periferica, isolata e mal collegata. Sembrerebbe che nonostante le difficoltà che comporterebbe per la quasi totalità del personale operante nel Dipartimento, che dovrebbe profondamente modificare l’organizzazione della propria vita e quella dei familiari, Lei ritenga di dover comunque perseguire una scelta, per la quale esprimiamo la nostra contrarietà. Siccome pensiamo che non tutte le scelte debbano pesare sulla testa dei lavoratori, peraltro siamo convinti che quella sede comporterà grossi problemi in ordine alla gestione ed al reperimento del personale adibito alla sicurezza, Le chiediamo di mettere in atto sin da ora tutte le iniziative idonee a facilitare la mobilità del personale e la massima elasticità nell’orario di lavoro.

In attesa di un’urgente convocazione cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri distinti saluti. 

 

Il Coordinatore nazionale
FP CGIL Giustizia Minorile

Gianfranco Macigno

 
 
 

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