Giustizia Minorile: Schema DPR nuovo regolamento ministero della giustizia

18 Luglio 2011

 
 

Comunicato

 

 
DPR “Regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia. 

Di seguito, in allegato, lo schema del DPR sul nuovo regolamento del Ministero della Giustizia, licenziato dal Consiglio dei Ministri il 17 dicembre 2010. Per quanto attiene il Dipartimento della Giustizia Minorile, l’unico dipartimento che risulta fortemente rimaneggiato, sono stati confermati gli orientamenti già evidenziati dal Sottosegretario Caliendo alle organizzazioni sindacali l’11 dicembre del 2008. Il Dipartimento della Giustizia Minorile, pertanto, perde due Direzioni generali – personale e formazione e beni e servizi – e la sua articolazione regionale: I Centri per la Giustizia Minorile.

Le nuove articolazioni del decentramento del ministero, le direzioni regionali, che avrebbero dovuto fungere da centro servizi – gestione del personale, dei beni e dei servizi – per le articolazioni del Ministero, tra cui il Dipartimento della Giustizia Minorile, in realtà in un eccesso di normazione, attraverso l’art. 17 del DPR assorbono le competenze che la normativa attuale attribuisce ai Centri della Giustizia Minorile, che vengono svuotati di contenuti e con l’art. 18, comma 2 direttamente trasferiti alle direzioni regionali.

Peraltro, l’articolo 17 è mal scritto, interamente copiato dal DPR 28 giugno 1955, n. 1538, non contempla neanche un minimo sforzo di aggiornato del linguaggio da parte dell’estensore, che mostra di disconoscere i Servizi che attualmente costituiscono la giustizia minorile ( il comma e, per esempio, prevede che tra le competenze delle nuove direzioni generali vi sia l’assegnazione dei minori agli “istituti dipendenti o convenzionati”), evidenziando una mancata conoscenza della materia che certamente non lascia prefigurare nulla di buono per il futuro della giustizia minorile e finendo per attribuire ad un organismo costituito per fornire servizi ad organismi giurisdizionali l’esecuzione penale minorile.

Lo schema di regolamento, distrugge l’autonomia della giustizia minorile, minandone il decentramento e distruggendone la specializzazione. La nostra contrarietà rispetto ad una proposta che finisce per colpire duramente i livelli di Civiltà giuridica del Paese è forte e sarà sicuramente evidenziata nelle Commissioni Giustizia della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Così come sarà cura della nostra organizzazione sensibilizzare i cittadini sui rischi della distruzione di un patrimonio culturale e di esperienza che hanno sin qui reso la giustizia minorile italiana un modello studiato ed implementato dagli Stati che hanno voluto costruire un efficace sistema di giustizia minorile.
Roma, 11 gennaio 2011

p. la Fp Cgil Nazionale
Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale

Gianfranco Macigno

 
 
 
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