Giustizia Minorile: servizi della giustizia minorile di L’Aquila – lettera al Ministro

18 Luglio 2011

Lettera al Ministro

 
Roma, 1 settembre 2009

Al Sig. Ministro della Giustizia
On. Angelino Alfano

E, p.c. Al Capo del Dipartimento per la Giustizia
Minorile
Presidente Bruno Brattoli

On. Ministro,

il recente terremoto che ha colpito L’Aquila – distruggendo il centro storico della città e con esso numerosi edifici che ospitavano servizi pubblici, strutture scolastiche ed universitarie, ha determinato la necessità di procedere alla riorganizzazione dell’allocazione degli stessi. Anche i servizi territoriali del ministero della giustizia sono coinvolti in questo processo ed è comprensibile che in una fase di grossa difficoltà per la popolazione tutti facciano quanto possibile per consentire il ripristino dell’erogazione dei servizi pubblici, compresi quelli della giustizia.

In questo senso, allo stato, appare problematica la sopravvivenza dei servizi della giustizia minorile che, nell’immediato dopo terremoto hanno prontamente fornito supporto agli uffici dell’organizzazione giudiziaria le cui sedi sono risultate danneggiate ospitando alcuni servizi e, in generale ad altri enti, ad esempio, fornendo ospitalità anche all’ordine degli avvocati.

Non vorremmo, però, che, passata l’emergenza ora che è arrivato il momento della progettazione del futuro della città questa disponibilità fosse fraintesa, che qualcuno pensasse di utilizzare la riorganizzazione per altri fini: per chiudere i servizi minorili. I fatti sono che: continua ad essere disattivato il Centro di Prima Accoglienza; l’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni, recentemente, ha dovuto cedere nuovamente, su disposizione del Direttore Generale del Personale e della Formazione in funzione di sostituto del Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile, la quasi totalità dei locali in uso all’organizzazione giudiziaria; i locali dell’Istituto Penale per Minorenni sembrerebbero essere contesi dall’Università.

Quet’ultimo caso crediamo che sia emblematico di una condizione che evidenzia una sostanziale mancanza di trasparenza nelle scelte. Infatti, a noi risulta che il Dipartimento per la giustizia minorile abbia evidenziato la disponibilità a cedere all’Università l’unico edificio dismesso, chiamato delle “Ex Officine”, adiacente all’Istituto Penale per Minorenni e che, nonostante ciò, qualcuno stia ancora tentando di acquisire anche i locali dell’IPM.

Un quadro totalmente negativo per la giustizia minorile, i cui servizi a L’Aquila verrebbero chiusi, che alimenta le preoccupazioni degli operatori che in quei servizi lavorano, che già colpiti dalle conseguenze del terremoto si devono anche preoccupare della continuità del posto di lavoro.

Una situazione per noi inaccettabile, che richiede un’urgente presa di posizione della S.V., tanto più che, come nel caso dell’Istituto Penale per Minorenni, è una situazione che si ripercuote sugli altri istituti, aggravando una situazione di sovraffollamento delle carceri diventata ormai insopportabile anche nel settore minorile.

Le chiediamo, On. Ministro, di intervenire perché sia fatta finalmente chiarezza, perché venga ripristinata la funzionalità dei servizi minorili della città, venga dato immediato avvio ai lavori di ristrutturazione dell’Istituto Penale per Minorenni, sia ridata tranquillità a lavoratori che oggi vedono minacciato il posto di lavoro e nella migliore delle ipotesi disperso un patrimonio di professionalità costruito negli anni.
Certi del Suo intervento cogliamo l’occasione per porgerle distinti saluti.

                                                                                                                        Il Coordinatore nazionale 
                                                                                                                        FP CGIL Giustizia Minorile

                                                                                                                               Gianfranco Macigno
 
 

 
 

 
 
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