In una fase tanto critica per l’economia del paese, il Governo, scegliendo di accelerare con un apposito decreto legge lo stop alle stabilizzazioni nel pubblico impiego, commette un atto irresponsabile.
Tralasciando per un momento il fatto che parliamo di personale che fornisce servizi essenziali ai cittadini, servizi che in assenza del suddetto personale non saranno più erogabili, risulta incomprensibile come, mentre da più parti si richieda l’estensione delle tutele a tutti quei lavoratori che oggi ne sono sprovvisti, il Governo si comporti come il peggior datore di lavoro, licenziando nei fatti 60.000 lavoratori totalmente sprovvisti di ammortizzatori sociali.
Denunciamo come questa sia una scelta sbagliata, centralista ed autoritaria. Per l’ennesima volta si ricorre allo strumento del decreto legge senza nessun coinvolgimento degli enti locali, delle regioni, delle parti sociali e del Parlamento.
Roma, 2 Marzo 2009