Il risultato della consultazione referendaria promossa dalla Cgil sulla riforma del modello contrattuale ha evidenziato una grandissima partecipazione al voto delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati.
In questo quadro emerge con forza il risultato relativo ai settori afferenti alla Funzione Pubblica Cgil: quasi un voto su cinque arriva dalle lavoratrici e dai lavoratori dei nostri comparti, ed il totale dei voti va ben oltre il 130% degli iscritti alla nostra organizzazione.
Ciò dimostra come una categoria, che si vorrebbe corporativa e piegata su se stessa, sia in grado di esprimere una forte capacità di mobilitazione anche su temi di carattere generale ed a sostegno dell’intera organizzazione confederale.
Il risultato è evidente. In alcune regioni la nostra categoria si è attestata prima nell’affluenza al voto, come ad esempio in Piemonte, nel Lazio, in Toscana, in Campania, in Sicilia ed in Puglia (nella sola Bari, il 40% del totale), in altre si è superata e di molto la quota di iscritti, ad esempio in Lombardia (oltre il 56%), dimostrando come l’opera di controriforma del modello contrattuale trovi tra le lavoratrici ed i lavoratori una forte contrarietà, e come la nostra lotta sia ampiamente condivisa, al contrario di quanto la propaganda voglia far credere.
Esprimiamo profondo ringraziamento alla nostra intera organizzazione, ed a tutte quelle lavoratrici e quei lavoratori che con il loro voto hanno confermato il sostegno alla lotta condotta dalla nostra organizzazione. Questo è un voto contro l’accordo del 22 Gennaio, ma è anche un importante riconoscimento per chi come noi affronta una difficile e coerente battaglia in difesa dei servizi pubblici e della qualità del lavoro pubblico.
Roma, 31 marzo 2009