I.A. – Testo Ambiente D.Lgs. n. 152/2006 Iter per l’approvazione del decreto correttivo del decreto legislativo n° 152 parere Conferenza Unificata

18 Luglio 2011

Testo Ambiente D.Lgs. n. 152/2006 Iter per l'approvazione del decreto correttivo del decreto legislativo n° 152 parere Conferenza Unificata

 
Prosegue il lavoro di correzione e modifica del Testo Unico Ambientale n°152 anche attraverso la firma sulla circolare ministeriale, disposta dal Ministro Pecoraro Scanio, che revoca definitivamente sei dei diciassette decreti attuativi ministeriali del decreto legislativo n°152.
Infatti, anche se lo scorso 26 giugno il ministero aveva evidenziato l’inefficacia di tutti i decreti attuativi, permaneva uno stato d’incertezza legato alla legittimità del provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per diverse ragioni la prima delle quali fondata sul fatto che per rendere privi di effetti i diciassette decreti attuativi interministeriali occorreva l’intento di tutti i ministeri coinvolti.
Ora l’annullamento definitivo c’è stato e riguarda esclusivamente i sei decreti attuativi di competenza del Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare.
Tre di queste circolari sono di estrema importanza per quanto riguarda il nostro lavoro e comunque per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti e nello specifico regolamentavano: 

– la modalità di aggiudicazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ( il testo come si ricorderà dettava i criteri per la gara obbligatoria);
– il registro delle imprese autorizzate alla gestione dei rifiuti; 
– i modelli di registro per carico e scarico dei rifiuti.

Sul destino degli altri undici provvedimenti occorrerà che i vari ministeri di competenza si mettano d’accordo sul da farsi.
Nel frattempo le Commissioni Parlamentari di riferimento, dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri lo scorso 30 giugno del testo di correzione, hanno espresso parere favorevole allo schema di correzione del decreto legislativo n°152 ma, contestualmente, in particolar modo la Commissione Ambiente del Senato, ha posto tutta una serie di condizioni e proposte di modifica da integrare fin da subito nel testo di correzione.
Inoltre, per quanto riguarda il percorso legislativo, entrambi le Commissioni Parlamentari ritengono inadeguata la tempistica proposta dal Governo (30 novembre 2006 per le individuare i temi da correggere e il 31 gennaio 2007 per approvare definitivamente il nuovo testo) e, pur considerando necessaria una rapida revisione, ritengono utile un confronto adeguato con tutte le parti interessate.
In questo quadro di discussione e confronto si sta evidenziato con soddisfazione il ruolo che le organizzazioni sindacali confederali e di categoria sono riuscite ad interpretare.
Infatti, sia gli intervenuti in sede ministeriale ( Cespa ) che in sede di Commissioni Parlamentari, hanno ripreso con coerenza quella traccia d’intervento già manifestata nei mesi passati, in opposizione all’oramai vecchio testo del decreto legislativo n°152 e, ora, utile per delineare e suggerire le logiche correzioni al nuovo Testo Ambientale, in linea con le direttive europee sui rifiuti e sulla tutela del territorio.
E, per queste ragioni, sarà fondamentale che il Governo, attraverso il Ministero dell’Ambiente continui a garantire il necessario percorso di confronto democratico e partecipato, caratterizzato nella logica della massima condivisione, in un quadro di forte ed ampio coinvolgimento delle autonomie locali e delle rappresentanze sociali.
Nel frattempo in linea con gli indirizzi di condivisione generale del Testo previsti della stessa legge delega (308/2004) ma mai acquisiti dal precedente Governo, il decreto correttivo ha acquisito il parere positivo della conferenza Unificata Stato/Regioni (in allegato) e, su proposta delle Regioni e delle Province, la Conferenza Unificata ha accolto e segnalato, con specifica richiesta, di modificare nel nuovo testo l’art. 202 comma 1 rimuovendo la gara quale unico strumento di affidamento del servizio del ciclo integrato dei rifiuti.
Ora il decreto di correzione dovrà passare in seconda lettura al Consiglio dei Ministri per poi tornare sui tavoli del confronto e, successivamente, essere definitivamente approvato in terza ed ultima lettura dal Governo.
Solo allora sarà chiaro quali saranno i tempi di riforma del decreto correttivo e il perimetro del D.Lgs. n°152 che sarà abrogato e/o che continuerà ad applicarsi. Occorre anche sapere che all’interno del Governo, da parte dei Ministri interessati, non c’è per ora una convergenza convinta sull’impianto che si dovrà dare all’intero provvedimento.
Una cosa è assolutamente chiara: le proposte di modifica che il sindacato ha evidenziato sono agli “atti” ora occorre capire e registrare cosa intende fare il Governo nel merito delle questioni, oltre le dichiarazioni positive d’intenti.
Occorrerà anche capire come la disciplina per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti, che sarà regolamentata nel nuovo decreto legislativo dell’ambiente, sarà coniugata con la nuova idea di liberalizzazioni che il Governo sta prefigurando all’orizzonte in uno scenario ben più ampio che coinvolge tutti i servizi pubblici locali.
Roma, 28 luglio 2006

p. la Segreteria Naz.le FP CGIL F. Peroni
p. il Coord. Naz. I. A. M.Tamburini – M. Cenciotti

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