Illustri esponenti del governo in molteplici occasioni hanno affermato che sarà l’export a trainare la ripresa, stimandone una crescita del 4% nel 2010, nonché che ” il 2010 sarà un anno decisivo per le riforme per l’internazionalizzazione delle imprese italiane”.
Ma mentre sembra che i mercati recuperino e le esportazioni riprendano a crescere, il governo affonda l’attività dell’ICE, l’ente governativo che ha il compito di sostenere e promuovere le nostre imprese all’estero, non assicurando i fondi necessari al suo funzionamento.
Attualmente in esercizio provvisorio del bilancio, se l’Istituto non otterrà entro il prossimo aprile gli stanziamenti necessari per mantenere attiva la propria rete di uffici all’estero, si vedrà costretto a ridurre pesantemente la propria attività, chiudendo numerose unità operative e richiamando in Italia parte del proprio personale di ruolo.
E’ questo il supporto che il governo vuole dare alle nostre piccole e medie imprese che con fatica si affacciano sui mercati internazionali? E’ così che intende stimolare la ripresa economica?
E’ in questo modo che il governo vuole utilizzare la delega al riordino del settore?
Roma, 2 febbraio 2010