Igiene Ambientale – Stato delle trattative per il rinnovo dei CCNL 2007/2010

18 Luglio 2011

 

Stato delle trattative per il rinnovo dei CCNL dell'igiene ambientale 2007/2010

 

La ripresa delle trattative per il rinnovo dei due CCNL del settore dell’igiene ambientale sta evidenziando, seppur con elementi differenti tra i due tavoli, momenti di crescente difficoltà con l’approssimarsi della chiusura definitiva.

Le Segreterie Nazionali nel confronto avuto con entrambe le associazioni datoriali, nel corso del mese di gennaio, hanno rappresentato la necessità di avviare il percorso di sintesi definitiva dei CCNL da raggiungere in tempi rapidi e, comunque, entro e non oltre il mese di febbraio.

Nello specifico l’ipotesi di chiusura è stata riassunta in pochi ma importanti elementi ed è stata rappresentata ai due Tavoli con l’intento di sfoltire, momentaneamente, un rinnovo contrattuale sempre più complesso ed articolato anche alla luce delle profonde modifiche legislative ed organizzative nel settore.

Inoltre la necessità di imprimere una svolta decisa alla trattativa è conseguenza del palese disagio socio/economico delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, scaturito da un inadeguato sistema fiscale e ad un tasso d’inflazione crescente che erode il potere d’acquisto delle retribuzioni a cui si aggiunge, anche, il mancato rinnovo economico del CCNL scaduto oramai da 13 mesi.

Le Segreterie Nazionali hanno quindi convenuto di proporre a Fise/Assoambiente e a Federambiente un testo a “chiudere” che in sintesi deve contenere :

* il nuovo impianto contrattuale dell’articolo 6 riguardante le garanzie occupazionali e contrattuali per i lavoratori nei cambi d’appalto;
* il nuovo sistema completo e articolato dell’orario di lavoro che contempli le norme di rinvio previste dal D. Lgs. 66/2003 e le necessarie garanzie a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori;
* le modifiche contrattuali per omogeneizzare le normative dei due CCNL e avviare la definitiva unificazione contrattuale;
* la parte relativa agli aumenti economici contrattuali che comprendano il rinnovo e la revisione delle dinamiche economiche previste in piattaforma.

Evidentemente l’eventuale convergenza su un possibile verbale d’accordo di questi ultimi testi e l’insieme alle parti sottoscritte precedentemente e relative alla classificazione del personale, alle modifiche del mercato del lavoro e alle regole in caso di esternalizzazioni dei servizi del ciclo integrato dei rifiuti, sarebbero esigibili alla firma dell’accordo che, come detto, avrebbe effetti immediati sull’aumento salariale.

Le code contrattuali utili ad aggiornare o modificare gli articoli rimasti verrebbero riprese in fase di collazione, per poi giungere alla stampa dei CCNL entro la prossima estate.

Ma se, in una prima fase, dal confronto con la rappresentanza delle aziende private pur con difficoltà c’era la disponibilità a confrontarsi con le ragioni del sindacato – disponibilità che nell’incontro di ieri si è ridotta ai minimi termini – purtroppo, ancora una volta, la rappresentanza delle aziende pubbliche non ha convenuto in tal senso confermando le rigidità palesate prima della pausa natalizia.

Infatti nel corso dell’ultima riunione Federambiente in maniera provocatoria ha evidenziato, con una raffigurazione assolutamente non condivisibile, che il comparto è indirizzato speditamente nella giungla del mercato ed il “clima” è sempre più sfavorevole alle loro imprese.

Conseguentemente ha annunciato la volontà di poter chiudere il contratto a condizione che esso renda alle aziende immediatamente il differenziale del costo del lavoro tra i due CCNL, a loro parere unica e vera criticità delle loro rappresentate.

E’ sempre più chiaro che all’interno dell’associazione datoriale pubblica alcune aziende tentino di scardinare gli attuali assetti contrattuali attraverso un nuovo CCNL sempre più flessibile, sempre più precarizzante e ovviamente sempre più compresso nel costo del lavoro posizionando lo stesso al di sotto degli altri contratti nazionali dei servizi pubblici locali.
Tutto ciò fino ad ora era possibile solo attraverso massicce esternalizzazioni dei servizi.

Da parte delle imprese private ieri abbiamo riscontrato come la disponibilità finora dimostrata assuma un costo e rivendicazioni assolutamente ingiustificate e sproporzionate.

In sintesi le proposte del sindacato sono riassunte nelle seguenti modalità:

Articolo 6: passaggio di gestione

Segreterie Nazionali – è necessario che l’impianto contenga l’esigibilità piena dell’articolato e attraverso una procedura chiara e certa dei tempi e delle modalità del passaggio dei lavoratori garantisca agli stessi l’applicazione del contratto dell’igiene ambientale salvaguardando, in caso di cambio contrattuale ovvero da fise a federambiente e viceversa, le condizioni economiche e normative di miglior favore individuali.

Fise/Assoambiente – dopo una posizione molto distante dal nostro testo l’ultima versione delle imprese private è fondamentalmente molto vicino alla posizione del sindacato. Riconoscendo così il principio della reciprocità tra i due contratti del settore.
Vanno comunque ancora concordate le modalità e i tempi di comunicazione alle OO.SS. e le condizioni economiche derivanti dalle contrattazioni di 2° livello.

Federambiente – non si è ancora pronunciata sulla nostra proposta e non ne ha formulata una sua.

Sistema degli orari di lavoro

Segreterie Nazionali – è necessario definire attentamente tutta la partita dei riposi e dell’orari massimi ( giornaliero, settimanale e straordinario) con una riformulazione più dinamica della banca ore affinché l’orario non diventi la forma più flessibile di lavoro che renda meno sicure e insalubri le modalità lavorative degli operatori.

Fise/Assoambiente – le proposte fino ad ora presentate non vanno nella direzione sperata sull’orario massimo settimanale la proposta ora è di 50 ore, il tetto annuale dello straordinario è di 210 ore e si continua a rifiutare l’introduzione dell’orario massimo giornaliero nonché ogni confronto sullo straordinario non attraverso modalità concordate ma attraverso l’aumento dell’orario di fatto.

C’è invece disponibilità a ridurre l’ultima mezz’ora di differenza con il contratto delle aziende pubbliche anche se le eventuali contropartite richieste sono assolutamente sproporzionate pur considerando il valore assoluto della disponibilità.

Federambiente – la nota molto sintetica presentata alle organizzazioni sindacali prevede l’allineamento con il contratto fise delle giornate lavorabili per tutti i lavoratori, l’introduzione del concetto di orario medio annuo, l’introduzione dell’orario multiperiodale e la quantificazione non formulata degli orario massimo giornaliero e settimanale di rinvio del D.Lgs. 66/2003.

Inoltre per quanto concerne la trattativa con Federambiente è rimasta in sospeso ancora la definizione ultima della classificazione del personale che è necessariamente da chiudere sulle linee e nelle modalità sottoscritte con Fise, fatte salve le specificità del settore pubblico ( ater veneto, veneto agricoltura ect..).

Unificazione Contrattuale

Segreterie Nazionali – le parti normative di differenza tra i due CCNL sono:
1. 36 ore di lavoro in Federambiente e 36.5 in Fise;
2. TFR dove le voci in Federambiente sono 16 in più;
3. fino ad un massimo di 5 giorni in più di festività soppresse per i lavoratori delle aziende pubbliche.

Per quanto attiene la differenza dell’orario di lavoro il tavolo di riferimento è fise con le modalità sopra riportate.

Per quanto attiene le differenza sul TFR la disponibilità è solo sui nuovi assunti lasciando invariato il meccanismo di calcolo per gli altri. Per le ex festività c’è disponibilità per i nuovi assunti ma l’eventuale diminuzione per gli altri è solo esclusivamente legata ad un quantitativo trasformato in retribuzione e in prospettiva di un unico contratto nazionale di settore.

Fise/Assoambiente

Disponibilità a ridurre l’orario.
Di contro propone eliminazione:
 indennità professionali e rimborso spese per raggiungimento posto di lavoro
 14^ mensilità dal TFR
 1 ora di indennità notturna (dalle 05.00 alle 06.00)
 1 giorno di permesso retribuito come da art. 20 comma 1
 Festività 4 novembre art. 20 commi 4 – 5 – 6

Federambiente

Fermezza nel richiedere l’azzeramento delle differenze contrattuali ivi compreso l’annullamento dei giorni di riposo in più anche per gli anziani.

Parte Economica

Segreterie Nazionali – per un recupero pieno del potere d’acquisto delle retribuzioni è stata confermata la richiesta relativa per un livello 3° di 110 euro per il biennio 2007/2008 e qualora ci sia la possibilità di chiudere in anticipo il biennio 2009/2010 per lo stesso livello di riferimento la richiesta è di altrettanti 110 euro.
 
Ovviamente qualora l’ipotesi della chiusura del secondo biennio sia possibile occorre prevedere una norma che se l’inflazione discosta di molto dal quantitativo previsto le Parti si rivedranno per concordare il da farsi.

Per quanto riguarda gli arretrati per il 2007 la richiesta è di 900 euro.

Fise/Assoambiente – la loro prima offerta è complessivamente di 95 euro per il primo biennio e di 105 euro per il secondo biennio con € 400 + 180 di IVC di arretrati.

Federambiente – non hanno ancora formulato nessun tipo di soluzione.

Da come appare evidente le risposte e le non risposte di Federambiente sono state anche provocatorie e testimoniano la non volontà di perseguire un confronto che porti in tempi brevi al nuovo CCNL.

La dura posizione di voler cancellare dei diritti acquisiti per i lavoratori del settore non è assolutamente accettabile.
Sul versante delle Imprese private la situazione rimane aperta ed il Sindacato attende di comprendere se Fise avrà una linea intransigente sul sistema degli orari oppure se prevarrà il buonsenso per ricercare un’intesa.

Nei prossimi incontri del 14 febbraio con Fise e del 15 febbraio con Federambiente è necessario raggiungere un accordo sulle questioni dette altrimenti la prospettiva di chiusura si allontana e non potremmo non prendere in considerazione l’ipotesi della mobilitazione della categoria.

Risulta chiaro che siamo in una fase molto delicata e difficile, pertanto è necessario “comunicare” con fermezza la volontà a chiudere che faccia chiaramente comprendere a Federambiente e a Fise/Assoambiente le necessità dei lavoratori di ottenere rapidissimamente il nuovo CCNL.

IL contratto nazionale non è una disponibilità delle imprese ma è un sacrosanto diritto delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.

Le Segreterie Nazionali continuano nella rappresentazione politica per ottenere un contratto moderno che attraverso nuovi modelli organizzativi produca risultati sulla qualità dei servizi e risposte alle forti esigenze del lavoro e anche alla salute delle imprese.
Non si può solo dare ma occorre anche ricevere e se non sarà possibile in un tavolo che capace di ragionare allora non resta che dare la parola alla mobilitazione dei lavoratori.

Le Segreterie Nazionali

FP CGIL                FIT CISL                 UILTRASPORTI FIADEL
Peroni              Curcio Tarlazzi                      Garofalo

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