Igiene Ambientale- Testo Ambientale 152/2006,le modifiche del testo non rispondono alle reali necessità del comparto

18 Luglio 2011

Testo Ambientale 152/2006, le modifiche del testo non rispondono alle reali necessità del comparto

Occorre rafforzare il ciclo e la gestione integrata dei rifiuti, l'equilibrio tra i costi del servizio, la qualità ambientale e i diritti dei lavoratori.

 

Roma, 7 dicembre 2007

 

La scorsa settimana il Governo ha trasmesso alle Commissioni Parlamentari il testo completo per le disposizioni di correzione ed integrazione del decreto legislativo 152/2006 con l’obiettivo di completare l’iter, previsto dalla legge delega sull’ambiente,di modifica del testo approvato dal precedente Esecutivo entro la data di scadenza dei termini del 3 aprile 2008.
Nella passata estate attraverso “l’attività” delle Commissioni Parlamentari il settore dovette fronteggiare un attacco frontale che mirava a cancellare i riferimenti e le modalità di gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
L’intervento delle Segreterie Nazionali di categoria congiuntamente alle Segreterie Nazionali Confederali affondò tale tentativo di cui oggi, alla lettura attenta del testo ultimo trasmesso alle Commissioni di Camera e Senato, non vi è più riferimento alcuno.
E’ chiaro che qualsiasi ulteriore intervento che sposti l’orientamento assunto la scorsa settimana dal Governo, sulla di gestione integrata dei rifiuti, andrà nella nefasta direzione di chi intende frantumare certezze e garanzie per i cittadini, per l’ambiente e per i lavoratori.
Anzi, il sistema integrato del ciclo deve essere ulteriormente rafforzato e garantito attraverso l’inclusione nei costi del sevizio dell’attività dello spazzamento stradale e successivamente dei riferimenti e nelle indicazioni delle leggi regionali, dell’assoluta impossibilità di separare gli impianti dalla gestione, per perseguire con forza un equilibrio economico/ambientale attraverso l’erogazione dei servizi di qualità ai cittadini a tariffe sostenibili.
Il testo per ora non rispetta ancora gli impegni assunti con la categoria che, anche alla luce della profonda liberalizzazione del comparto, ritiene fondamentale e irrinunciabile prevedere nella legge l’obbligatorietà di applicazione del contratto collettivo dell’igiene ambientale a completamento delle clausole sociali nello schema di modifica della 152/06, concludendo un progetto che riforma il settore al cui interno si sostanzi un idea di mercato dei rifiuti regolato da principi di efficacia, efficienza ed economicità di gestione e non sul differenziale del costo del lavoro e diritti dei lavoratori uguali per tutti.
Tutto ciò per evitare ogni tentativo di concorrenza facendo leva sul dumping contrattuale e sociale.
Le Segreterie Nazionali ritengono improcrastinabile che il Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio completi il Testo Ambientale attraverso la necessaria correzione dell’impianto legislativo delle norme ambientali e, in particolare sulle forme, i criteri e le tutele (clausole sociali) di gestione del servizio d’igiene urbana per le conseguenze dirette che tutto ciò a sui cittadini, sulle aziende e sui lavoratori del settore.
Scelte diverse sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti e sui diritti dei lavoratori costringeranno il Paese nel suo equilibrio ambientale e, conseguentemente, sul piano delle compatibilità economiche a soluzioni indegne di una moderna nazione europea.
Il Sindacato e i lavoratori chiederanno direttamente al Ministro Pecoraro Scanio le modifiche necessarie e, qualora non avranno risposte definitive in tal senso che correggeranno le deboli modifiche apportate al testo trasmesso alle Commissioni Parlamentari, non esiteranno ad attivare quei percorsi di mobilitazione della categoria ivi compreso il possibile sciopero di tutto il comparto dell’igiene ambientale per il prossimo mese di gennaio.

Le Segreterie Nazionali :

FPCGIL  Peroni
FITCISL Curcio 
ULTRASPORTI Tarlazzi
FIADEL Garofalo
 

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