Il capo del Dipartimento Protezione Civile ha affermato: ” Lo stato qui oggi, domani con decreti…” e, aggiungiamo no, dopo domani con la spa dei “simpatici”. Comunicato stampa Fp CGIL Nazionale Protezione Civile

18 Luglio 2011

Il capo del Dipartimento Protezione Civile ha affermato: " Lo stato qui oggi, domani con decreti…" e, aggiungiamo no, dopo domani con la spa dei "simpatici". Comunicato stampa Fp CGIL Nazionale Protezione Civile

Sul sito del dipartimento della protezione civile abbiamo letto gli auguri del Capo Dipartimento puntualmente preceduti, per tradizione, dall’annuncio delle sue imminenti e irrevocabili dimissioni, ma sempre finora rientrate, così a Natale come a Pasqua. Una specie di ciclica “suspence”, forse creata per far lievitare quella visibilità mediatica che sapientemente è stata ricercata in tutti questi anni.

Anche noi, come scrive il Capo del Dipartimento, ci auguriamo che i lavoratori meritevoli siano premiati ma, al contrario, non siamo d’accordo quanto ad essere premiati sono unicamente i lavoratori “simpatici” al Capo Dipartimento, mentre quelli cosiddetti “antipatici pensanti”, altrettanto bravi e meritevoli, restano al palo o “immobilizzati” o meglio prigionieri dello straining. Condizione alla quale è sottoposta la maggior parte dei funzionari qualificati del Dipartimento e al Capo del DPC questa situazione è nota perché la CGIL la denuncia ormai da anni.

In merito al contenuto degli auguri, ci sorprende e ci meraviglia, più di ogni altra cosa, leggere tutti quegli aggettivi possessivi come “nostra” e “mia” riferiti a funzioni dello Stato.

Ci allarma, inoltre, apprendere che un Sottosegretario di Stato, nell’esercizio delle sue prerogative istituzionali, si sia divertito a diffondere testi del decreto, diciamo cosi civetta, tanto per confondere gli oppositori e per vedere “l’effetto che fa”. Ciò chiarisce perfettamente il senso che si ha delle istituzioni democratiche che si è chiamati a servire e come tali comportamenti stridano con ciò che si afferma mediaticamente. Decreto, ricordiamo, che privatizza la PC piegando il soccorso e la salvaguardia della pubblica e privata incolumità all’idea dell’interesse e del guadagno.

Riferendoci in fine alla “sua flottiglia”, termine usato dal Capo DPC nei suoi auguri “Urbi et Orbi” per definire quella che sarà la nuova PC, ci amareggia leggere che già sia stato tutto lottizzato e definito fin nei minimi dettagli, come ad esempio chi sarà chiamato a dirigere la istituenda SpA e cioè quei lavoratori “simpatici” di cui sopra mentre i reietti, gli “antipatici pensanti”, continueranno a riempire le liste di proscrizione o le liste di quelli destinati alla mobilità secondo le leggi che regolamentano tutte le SpA.

In ultimo sottoscriviamo appieno quanto dichiarato dal soccorso alpino circa l’etica del soccorritore pubblico o volontario che sia. Etica, valori e motivazioni che non piacciono a chi invece persegue la logica dell’interesse.

In attesa di leggere il testo del decreto legge firmato da chi non si prende gioco delle Istituzioni, quindi altamente affidabile, porgiamo anche noi gli auguri al Capo DPC e ai lavoratori tutti del DPC e di tutto il sistema della PC italiana.

Roma 29 dicembre 2009
 

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