Oggi l’ARAN ha presentato il rapporto sulle retribuzioni contrattuali dei dipendenti pubblici, ammesso e non concesso che i dati presentati riguardino solo i dipendenti contrattualizzati, la notizia è che i salari nel 2010 sono cresciuti meno dell’inflazione, nonostante l’effetto trascinamento dei contratti sottoscritti nel 2009 e la contrattazione del 2010.
Come è noto il Governo, per il triennio 2010 – 2012, ha deciso il blocco ai rinnovi contrattuali.
Il combinato disposto di questi due elementi produce un risultato inequivocabile: l’impoverimento sempre più rilevante del potere d’acquisto degli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici.
Il Ministro Brunetta si è dichiarato contento del fatto che “in un periodo di crisi i servitori dello Stato sono stati tutelati” e “che non c’è stato un’ora di cassa integrazione e non ci sono stati licenziamenti”.
Vorremmo ricordare al ministro che, grazie ai provvedimenti presi dal Governo di cui fa parte, sono stati già licenziati alcune migliaia di precari, e che moltissimi altri lo saranno a breve.
Non riusciamo quindi a capire da cosa derivi la sua contentezza.
Le lavoratrici ed i lavoratori che invece contenti proprio non sono, si battono per il riconoscimento dei loro diritti e per Pubbliche Amministrazioni di qualità, si mobiliteranno il 25 marzo e sciopereranno con tutti gli altri lavoratori il 6 maggio.
Roma, 9 marzo 2011