Il Parlamento Europeo respinge le modifiche alla direttiva sull’orario di lavoro

18 Luglio 2011

Il Parlamento Europeo respinge le modifiche alla direttiva sull'orario di lavoro – Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

Stamane il Parlamento Europeo ha approvato a stragrande maggioranza il rapporto di Aleandro Cercas (PSE) che respinge le modifiche, proposte dal Consiglio Europeo dei Ministri, alla Direttiva 88/03 sull’orario di lavoro.

La Fp-Cgil esprime soddisfazione per il voto del Parlamento Europeo che, unico organo democraticamente eletto dai cittadini europei, ha respinto, con il contributo trasversale di tutti i gruppi politici, il tentativo dei governi e della Commissione Europea di peggiorare drasticamente le condizioni di milioni di lavoratori e lavoratrici europei, dimostrando al tempo stesso di essere buon interprete della volontà dei cittadini che reclamano più diritti per una dimensione sociale dell’UE.

La Fp-Cgil considera fondamentale che siano state bocciate le richieste:

1) Di generalizzare la deroga al limite delle 48 ore di lavoro settimanali sulla base di accordi individuali tra datore di lavoro e singolo lavoratore, innalzando il limite settimanale dell’orario di lavoro a 65 ore (opting out).

2) Di escludere da ogni protezione i lavoratori a tempo determinato e, in particolare, i medici in formazione.

3) Di escludere dall’orario effettivo di lavoro il tempo inattivo dei servizi di guardia, che avrebbe riguardato principalmente medici e personale sanitario dei sevizi di emergenza e pronto soccorso, così come i Vigili del Fuoco.

La Fp-Cgil sottolinea come si tratti anche di una sconfitta delle pretese del Governo Berlusconi che, stravolgendo la posizione sempre tenuta dall’Italia, aveva reso possibile la presentazione di tali pericolose proposte di modifica.

La Fp-Cgil rileva inoltre che l’approvazione delle modifiche all’orario di lavoro avrebbe assunto un carattere puramente ideologico in questa fase di grande crisi finanziaria ed economica che mette tutti i paesi europei di fronte alla crescita della disoccupazione e non certo della produttività.

La Fp-Cgil esprime in fine grande soddisfazione per questo risultato, frutto dell’iniziativa di pressione e mobilitazione dei sindacati nazionali, in particolare dei servizi pubblici, e dell’intera CES, che ieri ha manifestato a Strasburgo.

Così come accadde per la Direttiva Servizi, si dimostra ancora una volta che la mobilitazione del sindacato paga anche in Europa.

Roma, 17 Dicembre 2008

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