In Italia è diminuita la povertà? Finita questa campagna Brunetta ed il Governo inizino ad occuparsi del paese. Comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

18 Luglio 2011

In Italia è diminuita la povertà? Finita questa campagna Brunetta ed il Governo inizino ad occuparsi del paese. Comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

Finita la campagna elettorale speravamo che il paese tornasse a parlare di se stesso, dei suoi problemi. Speravamo che cominciasse a farlo il Governo, che sulla crisi si è contraddistinto per immobilismo come nessun altro esecutivo europeo. Speravamo che anche il Ministro Brunetta, una volta analizzato il voto, avesse capito che la realtà è ben diversa dal mondo virtuale in cui il paese è stato costretto a vivere, un mondo fatto di sondaggi, di alti, altissimi gradimenti, con percentuali vicine al 70%, poi smentite dai risultati elettorali.

Ma il Ministro è tornando a parlare agli italiani di un mondo immaginario, il suo, fatto di suggestioni temporanee, innovazioni e modernizzazioni improbabili, fino a sostenere che “in Italia è diminuita la povertà”. Sottovalutazioni, banalizzazioni, il solito tenore da campagna elettorale. Brunetta siede nel Governo che meno ha speso per fronteggiare la crisi, appena lo 0,2 % del Pil secondo l’Fmi, e continua a proporre effimere ricette a costo zero.

Al Ministro consigliamo di tornare al suo lavoro e di abbandonare i toni trionfalistici (“Con 35-40 eletti, il Popolo della Liberta’ potrebbe avere per la prima volta nella storia la delegazione piu’ numerosa all’interno del Ppe: in questo modo potremmo dare la linea politica sull’energia, sulle istituzioni e sulla politica industriale”, aveva pronosticato), cominciando a confrontarsi con la realtà. Magari di fronte ai dati elettorali (sempre ammesso che li ritenga validi e che non voglia avviare un suo personale monitoraggio per confutarli) Brunetta dismetterà gli abiti del riformista chiacchierone in preda a deliri di onnipotenza, ed inizierà a fare il Ministro.

Attendiamo inoltre di poter discutere la “sua” riforma, e che, passato l’attivismo elettorale, finita la stagione degli insulti e degli anatemi, il Ministro ci permetta di dire la nostra e ci porga le sue scuse. Come attendiamo di poter vedere i lavoratori pubblici votare per le proprie Rsu. Visto che le previsioni di Brunetta sul proprio gradimento e su quello del suo Governo sono sempre così distanti dalla realtà, possiamo aspettarci una sonora bocciatura del suo operato da parte dei lavoratori. Sempre ammesso che i lavoratori pubblici possano ancora esprimere il proprio voto.

Roma, 9 Giugno 2009

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