informativa Accordo mobilità volontaria ICQ – aggiornamenti su riqualificazioni ed orario di servizio e di lavoro

18 Luglio 2011

informativa sull'Accordo per la mobilità volontaria nell'ICQ ed aggiornamenti su riqualificazioni ed orario di servizio e di lavoro

Comunicato al Personale del ruolo ICQ

Negli ultimi giorni si sono susseguite diverse riunioni, su temi davvero importanti. Ci sembra quanto mai opportuno quindi sintetizzare qual è stato l’esito di questi confronti rispetto alle questioni più rilevanti. In particolare va citato l’accordo raggiunto sulla mobilità volontaria del personale dell’ICQ, che finalmente definisce il quadro complessivo dei criteri e delle modalità per la corretta gestione del personale: questo accordo rappresenta un vero salto di qualità per i lavoratori che, legittimamente, chiedono il trasferimento in altra sede. Abbiamo apprezzato anche l’impegno e la disponibilità dell’amministrazione a comprendere le ragioni che ci hanno indotto a proporre così tante integrazioni migliorative alla proposta di accordo presentata. Vi informiamo infine che la prima procedura di mobilità sarà avviata probabilmente nel mese di ottobre, sulla base delle carenze di posti che l’amministrazione comunicherà. Non appena possibile quindi vi faremo sapere altre considerazioni in merito.

Ed inoltre, alcune riflessioni su:

1. Proposta di accordo per nuove riqualificazioni: l’amministrazione, che recentemente aveva presentato una propria proposta di accordo, l’ha formalmente ritirata. La proposta presentata prevedeva che la procedura fosse attuata attraverso una preselezione a risposte sintetiche, effettuata tra tutti i dipendenti inquadrati nelle qualifiche idonee per la progressione professionale e che le assegnazioni del personale risultato vincitore sarebbe stata effettuata sulla base di una graduatoria nazionale e l’assegnazione sarebbe stata effettuata presso la sede di servizio, tramite un artificio da adottarsi al momento della rideterminazione delle dotazioni organiche di sede. La proposta sarebbe stata così formulata, secondo le spiegazioni fornite dall’amministrazione, per velocizzare le preliminari procedure di selezione.

La Cgil ha fatto presente che tale proposta:
– avrebbe stravolto le procedure previste dal CCNI ed impedito la corretta valutazione dei criteri di anzianità e requisiti professionali;
– è stata presentata – tra l’altro – in un momento in cui si sta per sottoscrivere la parte normativa del CCNL, che cambierà – semplificandole – le procedure e ridurrà drasticamente il problema delle riqualificazioni per sede, così come le conosciamo.
– non risolve, ma approfondisce il problema vissuto da tanti colleghi a suo tempo esclusi, per varie ragioni, dalla prima procedura di riqualificazione.

Nella riunione del 2 luglio quindi, abbiamo ribadito la nostra posizione, specificando che le aspettative del personale non possono rimanere senza risposta ed abbiamo pertanto chiesto che il confronto sull’argomento continuasse. L’amministrazione non ha mutato la priopria posizione.

2. proposta di accordo per la definizione dei criteri per la riconversione professionale del personale dei laboratori soppressi: abbiamo in primo luogo fatto presente che un accordo di questo tipo deve prevedere criteri generali per i passaggi da un profilo ad altro corrispondente; argomento sul quale l’amministrazione ritiene di voler rinviare la discussione ad altra data. Nel merito della proposta di accordo abbiamo incentrato il confronto su:
– la necessità di modificare l’impostazione proposta, per altro con differenze sostanziali e diverse previsioni per il passaggio al profilo ispettivo ed amministrativo; l’amministrazione ha specificato che, in particolare per il passaggio al profilo ispettivo, che rientra nelle proprie piene responsabilità mettere i dipendenti in condizione di poter assolvere, sia dal punto di vista della preparazione professionale e sia dal punto vista dell’idoneità fisica all’attività ispettiva (certificata dal medico dell’ufficio di appartenenza), in via continuativa e non più occasionale;
– l’assegnazione del personale che ha comunicato di non voler optare verso i nuovi profili, abbiamo chiesto che essi siano collocati nella pianta organica dell’ufficio ove prestano servizio o, in subordine, che nell’accordo si ribadissero i principi delle tutele contenute negli accordi per il personale dei laboratori che sono stati chiusi; l’amministrazione ha accettato la seconda proposta.
– la necessità di introdurre le modifiche necessarie all’ordinamento professionale al fine di dare concrete possibilità di progressione professionale a questo personale; l’amministrazione ha accettato di introdurre le modifiche richieste, fermo restando l’anzianità maturata, che deve essere quella calcolata dal momento dell’assunzione.

Abbiamo accolto favorevolmente queste prime aperture e ci siamo ripromessi di tornare a proporne ulteriori aggiustamenti. La riunione è stata poi aggiornata a lunedì 2 luglio

4. discussione sull’orario di servizio ed orario di lavoro: l’amministrazione ha adottato con Decreto il seguente orario di servizio:
Orario di servizio Ruolo agricoltura:
– Direzioni generali e Uffici alle dirette dipendenze dei Capi Dipartimento, dalle ore 7,30 alle ore 20,00, dal lunedì al venerdì;
– Uffici di diretta collaborazione, segreterie dei capi Dipartimento e dei Direttori generali, dalle ore 7 alle 22,00.
Orario di servizio ICQ:
– Uffici dell’Amministrazione centrale: dalle ore 7,45 alle ore 18,30 dal lunedì al giovedì e dalle ore 7,45 alle ore 16,00 del venerdì;
– Uffici periferici e Laboratori; dalle ore 7,45 alle ore 18,00 dal lunedì al giovedì e dalle ore 7,45 alle ore 16,00 il venerdì.

Riguardo l’orario di servizio purtroppo, nonostante avessimo fatto presente che gli uffici periferici si sono da tempo organizzati con una apertura generalmente fissata alle 7,30, il dott. Lo Piparo ha comunicato che la scelta è stata dettata dall’esigenza di garantire il servizio, la funzionalità degli uffici e il coordinamento degli orari degli uffici periferici con quelli dell’amministrazione centrale.

In particolare, ha evidenziato che, nell’ambito dell’orario di servizio gli uffici dovranno coprire l’intero orario, con l’avvicendamento del personale, al fine di coprire l’intero orario di servizio, cosa che ha portato a limitare la chiusura alle ore 18,00 per le sedi periferiche.

Non condividendo appieno le considerazioni esposte abbiamo chiesto di ritornare sulla decisione sull’orario di servizio – che legittimamente rientra nelle prerogative esclusive dell’amministrazione – dopo un periodo di prova. Per questa ragione, in tutti gli uffici sarà necessario verificare l’applicabilità degli accordi già sottoscritti.

Per l’Amministrazione Centrale lunedì prossimo, 2 luglio, si discuterà delle tipologie di orario e, soprattutto, dei criteri in base ai quali i dipendenti possono svolgere il proprio orario di lavoro nell’ambito dell’orario di servizio.

Roma 27 giugno 2007
 
p. la FP CGIL Mipaaf
Savino Cicoria

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