Iniziative FP CGIL sul precariato

18 Luglio 2011

Iniziative FP CGIL sul precariato

I recenti provvedimenti assunti dal Governo riguardo l’insieme della Pubblica Amministrazione rendono sempre più incerta la prospettiva di stabilizzazione e di permanenza in servizio alle migliaia di precari dei nostri comparti. In particolare, per le Funzioni Centrali, per via dell’esplicito obbligo di ridurre del 50% la spesa del personale precario, mentre per Sanità ed EE.LL le maggiori difficoltà provengono dai pesanti obblighi derivanti dal rispetto del patto di stabilità, acuiti dai corposi tagli ai trasferimenti erariali, facendo diventare così oltremodo difficile la conclusione dei processi di stabilizzazione.

Per queste ragioni la FP CGIL intende agire, mettendo al primo posto della propria azione sindacale la lotta per la stabilità del lavoro pubblico, anche per difendere quei servizi e prestazioni a carattere universale che oggi sono garantiti a tutti i cittadini e che molti soggetti non disinteressati vorrebbero affidati ai privati, con uno Stato ripiegato in se stesso e con un ruolo sempre più residuale e marginale nella società i cui effetti potrebbero determinare un forte inasprimento delle disuguaglianze sociali esistenti.

Su questi temi la categoria intende promuovere una grande campagna d’informazione nel paese, tra i cittadini, i lavoratori, e nel confronto con le amministrazioni per sollecitare un forte pronunciamento contro questi provvedimenti richiedendo oltre al mantenimento in servizio dei precari, anche la loro stabilizzazione.
Le modalità di questa nostra azione, (in linea con gli obiettivi e il percorso propedeutico per il loro raggiungimento oggetto della riunione del 20 luglio u.s.), illustrate e condivise nel corso della riunione del Dipartimento Welfare- Mercato del lavoro tenutasi lo scorso venerdì 10 settembre, articolano un percorso di iniziativa e di lotta che sarà avviato immediatamente dopo la conclusione delle assemblee regionali, che dovranno concludersi entro i prossimi 10 giorni e con la presenza dei compagni/e del Dipartimento, per illustrare e chiarire i termini di questa vertenza.

Nello specifico:

– Nei luoghi di lavoro dovranno essere subito indette assemblee per spiegare ai tutti i dipendenti il significato di una azione rivolta non solo a difendere i precari bensì l’insieme del lavoro pubblico, chiedendo pertanto appoggio e solidarietà alle iniziative di mobilitazione e lotta che metteremo in campo nelle prossime settimane; non solo, alle amministrazioni dovrà essere richiesto un esplicito pronunciamento nei confronti del Governo riguardo i gravi danni che si andrebbero a determinare, in maniera irreversibile, nella gestione delle attività e dei servizi nel caso dovessero essere allontanati in via definitiva , soprattutto in quelle situazioni dove da anni operano migliaia di precari, per garantire continuità ed efficienza delle prestazioni, il cui lavoro è stato riconosciuto indispensabile e che solo per irragionevoli intromissioni delle autorità di controllo non è stato ancora stabilizzato.

– Nello stesso tempo nei territori dovrà essere avviata una forte iniziativa per chiudere i processi di stabilizzazione già avviati ove ne esistano le condizioni (vedi Vademecum redatto dal Dipartimento Welfare e Mdl), e contrastare ogni iniziativa volta a ricorrere alle privatizzazioni per risolvere il problema della precarietà perché in ogni caso il suo costo peserebbe comunque sul patto di stabilità e con il rischio per i lavoratori di ritrovarsi con contratti di lavoro meno favorevoli senza tutele, diritti e garanzie.

– I precari che sono i protagonisti di questa vertenza dovranno essere aiutati ad assumersi la responsabilità di costruire, con il sostegno della Fp-Cgil le condizioni per un futuro diverso da quello che gli vuole assegnare il Governo diventando il centro dell’attenzione dell’iniziativa politica, della mobilitazione e della lotta che la categoria intende promuovere in tutti i comparti pubblici.

– Questo deve accadere sia nei posti di lavoro che nella popolazione, nelle vie e nelle piazze delle città, davanti ai luoghi d’incontro o istituzionali, rendendoli ben visibili nelle iniziative che andremo a realizzare. Ad esempio, negli uffici, rendendo visibile la loro presenza utilizzando braccialetti o distintivi significativi della loro condizione, raccogliendo firme (a migliaia) per il mantenimento in servizio e stabilizzazione, promuovendo azioni diffuse di volantinaggio dentro e fuori i luoghi di lavoro, presidi davanti alle sedi istituzionali, manifestando in luoghi molto frequentati con un taglio che “colpisca” sul piano comunicativo l’interesse dei mass media.


 In questo contesto, se vogliamo che i cittadini possano rappresentare l’elemento di novità di questa lotta diventando nostri alleati sottoscrivendo le richieste da inviare al Governo per la revoca delle norme della Finanziaria sul precariato, dovremo convincerli che questa richiesta si rende necessaria se vogliamo che l’economia e lo stato sociale funzionino bene ed in maniera tale da determinare le condizioni per la ripresa e lo sviluppo inclusivo e con progresso del paese.

– Per fare questo dovremo dimostrare quanto affermiamo ripartendo dai contenuti del memorandum evidenziando le innumerevoli contraddizioni contenute nei provvedimenti successivi emanati dal Governo Berlusconi, che nei fatti smentiscono le roboanti dichiarazioni finora fatte sullo stato di salute dell’economia, sul lavoro, sulle riforme, sull’efficienza della PA, sulla inutilità della permanenza in servizio dei precari.

– Soprattutto dovrà essere evidenziato come nei mille aspetti della vita quotidiana nei quali si manifesta l’intervento pubblico, spesso in maniera del tutto inavvertita ed inconsapevole, l’espulsione dal lavoro dei precari potrebbe determinare il peggioramento delle condizioni di vita soprattutto in quei settori della società dove maggiore è la difficoltà di sopravvivenza, come nel caso degli anziani e dei non autosufficienti.

– Per quanto riguarda il Centro nazionale, per aumentare la diffusione delle informazioni e delle notizie tra i precari, nella consapevolezza che l’abituale comunicazione sindacale non è sufficiente, è stata aperta una pagina web sul sito della FP CGIL ( nella home page, a destra tasto “PRECARI” ) dedicata alla vertenza nella quale, oltre alla documentazione più generale, è presente uno spazio che dovrà essere riempito dai territori per socializzare le vertenze aperte sulla stabilizzazione, le informazioni di carattere generale, il calendario delle iniziative che via vai saranno assunte a livello locale; la stessa comunicazione sarà presente sulle pagine di face book del gruppo “MAI PIU’ PRECARIETA'”, mentre nei prossimi giorni analoga iniziativa sarà assunta su twitter.

– Inoltre, sarà presto diffuso in tempi brevissimi il materiale da utilizzare nel corso della vertenza come i fac-simile delle firme da raccogliere a sostegno della permanenza in servizio dei precari, i gadget ed i distintivi da fare indossare agli stessi per significare il loro stato, il fac-simile delle mascherine da indossare nel corso delle manifestazioni da stampare e ritagliare.

– Le iniziative che adotteremo dovranno essere calibrate in crescendo in maniera da concentrare il massimo sforzo per fine novembre/ primi di dicembre con una progressiva elevazione del livello delle manifestazioni che andremo ad effettuare : a settembre/ottobre manifestazioni di breve durata, ma di grande impatto, rivolte a fare conoscere ai cittadini l’esistenza del problema del precariato e le ricadute che si andrebbero a determinare con la loro espulsione dal lavoro e quindi la mobilitazione di tutta la categoria su questa importantissima partita; successivamente, a novembre le manifestazioni saranno più articolate e complesse per rendere ancora più esplicita non solo la presenza di migliaia di persone del pubblico impiego senza occupazione nel prossimo anno se non si troveranno delle soluzioni, ma anche la volontà dei precari, insieme alla categoria ed alla CGIL, di difendere ad ogni costo il proprio lavoro che altri vorrebbero cancellare consegnandogli così un futuro privo di prospettive.

– In questo contesto di mobilitazione la FP CGIL promuoverà nel corso della vertenza due iniziative nazionali per dare un forte impulso alla nostra azione e per sollecitare il Governo a ripensare i provvedimenti assunti sui precari.

– Una prima iniziativa, con la caratteristica della manifestazione-spettacolo, da tenersi a fine ottobre/primi di novembre, con lo scopo di sensibilizzare l’attenzione dei mass media attraverso giornali e televisioni facendo parlare soprattutto i diretti interessati delle proprie condizioni di vita e di lavoro, dei propri sogni infranti, dell’aspirazione a vivere in maniera dignitosa e civile, davanti un pubblico di 3000/5000 persone, anch’esse precarie, ovviamente con il coinvolgimento delle strutture territoriali, e per presentare la piattaforma della categoria contro “la cacciata” dei lavoratori precari e per il superamento della presenza del lavoro “flessibile” in maniera strutturata e continuativa nell’ambito del lavoro pubblico.

– La seconda iniziativa, che assumeremo a fine novembre/primi di dicembre, in concomitanza con la discussione della Finanziaria , in assenza di ripensamenti da parte del Governo, dovrà essere caratterizzata da una massiccia presenza di precari a Roma per manifestare il proprio dissenso alla scelta del Governo di licenziare nel pubblico impiego, accompagnando il tutto da una serie di iniziative a sostegno di questa mobilitazione, che andranno individuate nel corso delle prossime settimane.

– E’ evidente che vista la complessità della vertenza ed il notevole impegno che è richiesto per la sua costruzione si rende necessario che le strutture regionali  comunichino nel più breve tempo possibile, entro lunedì prossimo i nominativi dei referenti territoriali del centro nazionale per la gestione della vertenza in ciascuna regione, nonché l’indicazione delle disponibilità per le assemblee regionali di cui alla presente nota .

Per la segreteria FP CGIL Fabrizio Fratini  per il Dipartimento Welfare- MdL Gian Guido Santucci

Roma, lì 14 settembre 2010

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