Inpdap: Assemblea dei lavoratori di Napoli

18 Luglio 2011

 

Dai territori

COORDINAMENTO NAZIONALE INPDAP

ASSEMBLEA DEI LAVORATORI INPDAP CAMPANIA – NAPOLI

In data 10 marzo 2011, i lavoratori dell’Area Metropolitana di Napoli e delle Sedi della Campania, si sono riuniti in assemblea per discutere di vari importanti argomenti a partire dallo sciopero generale indetto per il 6 maggio e dalla proposta della CGIL su rappresentanza e rappresentatività per finire alle non meno importanti problematiche interne dell’Inpdap.
Sono intervenuti La Segretaria FPCGIL della Provincia di Napoli, Rosa Anna Ferreri e la neo Segretaria Regionale, Federica Fiocca, sostenendo le motivazioni che hanno portato allo sciopero generale della CGIL del 6 maggio, spiegando tra l’altro i motivi per i quali si è deciso di revocare quello di categoria del 25 marzo e invitando tutti ad aderire allo sciopero in questo momento sicuramente molto delicato per la vita del nostro Paese e per rivendicare il ruolo che spetta al nostro sindacato unico oppositore del Governo nella sua politica distruttiva del mondo del lavoro pubblico.
E’ intervenuta poi la Coordinatrice Nazionale, Marinella Perrini, la quale sollecitata dall’assemblea ha iniziato il suo intervento illustrando il Nuovo Piano della Performance dell’Istituto.
In merito all’argomento i lavoratori esprimono forti perplessità sul sistema di valutazione che, suddividendo il personale in fasce di merito, di fatto indurrà una aspra competizione tra il lavoratori, minando la serenità e lo spirito di collaborazione tra gli stessi; tutto ciò appare in aperto contrasto con gli investimenti economici che l’Amministrazione ha effettuato per il tanto pubblicizzato benessere organizzativo.
Le note già divulgate sullo stesso sistema di valutazione, inoltre, evidenziano dei parametri rigidi e quindi poco rispondenti alle diverse realtà territoriali e mortificanti verso le professionalità esistenti; il tutto rende di fatto il sistema poco funzionale ad una corretta valutazione.
Peraltro non rassicurano affatto le dichiarazioni dei dirigenti e di altre OO.SS. sulla tenuta del salario accessorio nella ripartizione delle quote incentivanti perché non avvalorate finora da atti certi; tantomeno può rassicurare l’accordo del 4 febbraio del c.a., comunque allineato all’applicazione del D.L.vo 150/2009.
Preoccupazione finale ma non meno importante deriva dalla scarsa affidabilità del conclamato nuovo sistema informativo “SIN”, che brilla più per il suo malfunzionamento e per i frequenti disservizi, che per l’effettiva semplificazione delle procedure di lavoro; la qualcosa non induce ottimismo sulla raggiungibilità degli obiettivi prefissati.
L’assemblea affida quindi alla Segreteria nazionale il compito di rappresentare agli Organi di vertice dell’Istituto le problematiche emerse in merito al cattivo funzionamento del SIN che influiranno sul mancato raggiungimento dei “numeri” imposti nel Piano della Performance a totale discapito dei lavoratori.

L’assemblea approva all’unanimità.

 
 
 
 

 
 
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