Inpdap: comunicato -“Alcune urgenze…i lavoratori attendono risposte”

18 Luglio 2011

Comunicato

ALCUNE URGENZE … I LAVORATORI ATTENDONO RISPOSTE

In un contesto che ogni giorno presenta sempre maggiori difficoltà per i lavoratori del pubblico impiego, diventa urgente un segnale di condivisione del percorso di rilancio anche da parte di coloro che sono responsabili dei processi decisionali di questo Istituto.

Solo il recupero della compartecipazione permette l’adozione di soluzioni costruttive nell’interesse dei lavoratori, del servizio e, quindi, dell’Inpdap.

E’ questa l’ottica che secondo la Cgil deve indirizzare la discussione sui criteri di valutazione della performance; discussione che deve essere collegiale se vogliamo impedire che alle già troppe ingiustizie della controriforma Brunetta se ne aggiungano altre dovute alla preconcetta indisponibilità alle istanze dei lavoratori.

Un percorso di politiche a favore dei lavoratori, interno all’INPDAP, è fondamentale per compensare gli effetti negativi delle manovre governative, per rendere il clima più sereno e motivante, per assicurare qualità del lavoro e delle prestazioni.

Un rilievo fondamentale assumono i percorsi di carriera. Con la controriforma Brunetta non è più possibile accedere all’area superiore senza il titolo di studio necessario per l’accesso dall’esterno. Non si applica più il CCNL 2006/2009 (firmato, questo sì, dalla CGIL!) che valorizzava la professionalità acquisita nell’Area precedente per supplire alla mancanza del titolo di studio richiesto per l’Area successiva. Allo stesso modo, all’interno delle Aree, solo una valutazione estremamente positiva della performance individuale darà accesso al percorso di sviluppo professionale.
Tutto questo ha, ovviamente, un forte impatto tra i lavoratori che hanno, invece, il diritto di vedersi riconosciuta una professionalità che da anni è mortificata e che con i presupposti della Brunetta è destinata a non essere più stimata.

E’ necessario, quindi,
1) porre in essere tutte le azioni necessarie a normalizzare gli inquadramenti in vista dei prossimi concorsi. In particolare per quanto riguarda gli ex postali e gli ex ferrovieri il contenzioso sia per il carico che per le problematiche rappresentate assume una grossa rilevanza. Nessuna valutazione economica e giuridica può, allora, essere lasciata alla mera risoluzione giudiziaria futura.
2) adottare di un sistema di incentivazione che permetta una concreta valorizzazione delle capacità lavorative acquisite.
3) Favorire condizioni per uno sviluppo delle carriere più inclusivo e condiviso.

Si tratta, poi, di modificare a difesa del nostro salario e della nostra qualità della vita, condizioni che con il DDL 150/2009 assumono un valore ancora più negativo ed ingiustificato.
Vanno, quindi, riviste urgentemente le causali di assenza che producono una riduzione delle 1440 ore necessarie per l’attribuzione del salario accessorio legato al progetto generale e che nel CCIE 2009, che la Cgil non ha firmato, non sono state per nulla modificate ( per esempio i primi 15 gg. di malattia, le ferie non godute nell’anno precedente, i permessi per i congedi parentali).
E va integrato il numero di funzioni che permettono l’attribuzione delle indennità ex art. 32 CCNL 98/2001.

E’ poi necessario un impegno dell’Amministrazione nell’adozione di misure che migliorino la qualità del lavoro nell’Istituto:
– Il Telelavoro, sparito dal CCIE 2009 per mancanza di risorse disponibili, è bene venga riproposto come strumento a tutela delle persone con difficoltà di mobilità e a sostegno dello sviluppo dell’attività ispettiva per le Entrate. E’ opportuna anche la valorizzazione di tutti gli apporti lavorativi non ordinari di cui ci si avvale per portare avanti attività non prevalenti.
– Va riconsiderata la gestione del SIN, che attualmente non è in grado di dare il necessario supporto alle attività istituzionali, anzi arreca danno in termini di rispetto dei tempi e dei modi di lavorazione e, più in generale, in termini di risposta all’utenza.
– Va razionalizzata la spesa informatica che ammonta per il solo 2008, sul territorio, a circa 10.000 € pro capite, tra interventi di fleet management e forniture, senza che ci sia stato un significativo miglioramento degli strumenti di lavoro.
Roma, 2/12/2009

Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

 
 

 
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