Inpdap: comunicato – incontro con il presidente e il ministro

18 Luglio 2011

Comunicato

 
 L’incontro con il Presidente e il Ministro

La presenza del Presidente Crescimbeni al tavolo nazionale del 6 luglio ha permesso alla Cgil di aprire i lavori con un intervento sullo scenario politico di immediato interesse per l’Istituto.
La nostra Organizzazione ha richiamato l’attenzione dei vertici sulla necessità di attivarsi tutti e tutti insieme, nelle opportune sedi politiche e istituzionali, a sostegno delle specificità che l’Inpdap esprime nel panorama previdenziale Italiano, perché nessun interesse politico riesca a mettere in discussione l’esistenza dell’Istituto e l’importanza fondamentale del servizio che esso eroga.
E ciò non soltanto per gli emendamenti, vari e di varia paternità, che puntualmente vengono riproposti per il riordino degli Enti previdenziali e per l’accorpamento di Inpdap e Inps, ma anche in vista dell’enorme sforzo che l’Istituto si appresta a fare in seguito all’ennesima riforma previdenziale, che puntualmente cadrà come una scure soprattutto sul nostro Ente.
Queste considerazioni la Cgil le ha volute fare anche direttamente al Ministro Brunetta in occasione della sua visita all’Inpdap.
Infatti, dopo aver consegnato un documento di protesta, abbiamo fatto presente al Ministro che la riforma previdenziale, fortemente penalizzante così come delineata dal Governo, e il previsto l’inasprimento dei criteri di pensionamento dal 2015 al 2019, contenuto nel maxiemendamento alla manovra di finanza pubblica, si ripercuoterà inevitabilmente sull’Istituto e sui suoi lavoratori.
Sull’Istituto la riforma inciderà perché si assisterà ad aumento straordinario e non previsto del numero delle domande di pensionamento nell’anno, con un aggravio del deficit di bilancio, già in rosso e che sarà sempre più in rosso, che esporra’ facilmente il fianco dell’Ente a chi vuole dimostrare una gestione in perdita e,quindi, fallimentare.
E anche per i lavoratori le ripercussioni saranno gravi, oltre ad essere duplici. Vittime della riforma come cittadini di questo Paese, ci troveremo sempre di meno, sempre più demotivati e sempre più poveri a lavorare in condizioni di emergenza, buttati allo sbaraglio di fronte ad un’utenza che dovrebbe valutare il nostro lavoro senza conoscere le reali condizioni in cui versiamo.
Costituisce solo una contraddizione pensare che si possa far fronte ad un massiccio aumento del lavoro non rimpiazzando i lavoratori che vanno in pensione e licenziando gli interinali, attuando una cieca riforma sulla valutazione della performance che non rappresenta un concreto impulso alla produttività, bloccando contratti, salari e carriere almeno per tre anni, lasciandoci in una situazione strutturale e informatica da paura.

La Cgil ha detto chiaramente al Ministro che questa situazione merita attenzione e dovrebbe avere dal Governo risposte concrete e di sostegno, in un’ottica di sviluppo e valorizzazione, non di mortificazione!, dell’Istituto.

Roma, 9/7/2010
 

Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

 
 
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