PROVE TECNICHE DI TRASMISSIONE
In attesa deIl’applicazione della meritocrazia brunettiana, la Direzione Centrale Comunicazione Studi e Relazioni Internazionali si sperimenta nelle prove generali.
L’occasione del progetto decentrato sembra quella giusta e il Dirigente Generale, le Rsu e una sola Organizzazione Sindacale firmano un verbale di verifica in cui gli importi sono ripartiti sulla base di una valutazione dei singoli apporti partecipativi che non ha nulla a che fare con criteri obiettivi e misurabili di collaborazione al progetto, ma piuttosto con motivazioni più afferenti alla sfera emotiva e viscerale.
Così, per alcuni lavoratori viene irrazionalmente decurtata la somma di partecipazione al progetto, e per altri viene aumentata sulla scorta di motivazioni che non trovano alcun fondamento né nei contratti integrativi di riferimento né, tantomeno, negli accordi sottoscritti preliminarmente sempre nella stessa Direzione.
Questo modo d’agire costituisce un pericoloso precedente ed espone il fianco di tutti i lavoratori ad uno strapotere dell’Amministrazione sui soldi del fondo che per la Cgil è inaccettabile.
Non è con l’esercizio arbitrario e irresponsabile dei poteri dirigenziali che si possono gestire lavoro e persone. Non è con i favoritismi e i personalismi che si portano a casa i risultati. Non è con la firma di una sola sigla sindacale che si possono fare gli accordi.
La meritocrazia è una cosa seria, che non può prescindere da un elevato grado di certezza dei criteri e di misurabilità dei parametri su cui si basano le valutazioni.
Quando, come in questo caso, tali presupposti vengono a mancare, la cosiddetta meritocrazia non può che tradursi in valutazioni arbitrarie, che oltre a ledere la dignità dei lavoratori, producono un contesto lavorativo sempre meno armonioso, mettendo a rischio proprio il raggiungimento di quegli incrementi della produttività complessiva che si dichiara quotidianamente di voler perseguire.
LA CGIL RESPINGE LA PROPOSTA DI DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE ELABORATA DALLA DIREZIONE COMUNICAZIONE E LE MOTIVAZIONI ALLA BASE DI QUESTA DECISIONE CHIEDENDO CHE IL PAGAMENTO DI MAGGIO AVVENGA SENZA LA CORRESPONSIONE DI EMOLUMENTI AGGIUNTIVI RISPETTO AL 100% DELL’APPORTO E DEL RISULTATO RAGGIUNTO.
LA CGIL RITIENE CHE LA CONDUZIONE DEL TAVOLO NEGOZIALE TERRITORIALE NON HA PRODOTTO RISULTATI SODDISFACENTI E CHIEDE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO NAZIONALE PER GARANTIRE A TUTTI I LAVORATORI PARI DIGNITA’ ED UN EQUO TRATTAMENTO.
Se il buongiorno si vede dal mattino, ai lavoratori tutti, questa vicenda deve far riflettere: arriveranno tempi duri e queste situazioni, se non si contrastano con decisione, saranno all’ordine del giorno.
Roma, 6/5/2010
Il Coordinatore Regione Lazio FP Cgil Inpdap
Sergio Marià
Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini