Inpdap: Il ddl Brunetta

18 Luglio 2011

IL DDL BRUNETTA

Con un colpo di spugna il Governo cancella anni di conquiste e diritti dei dipendenti pubblici.

Senza preparazione, impegno e conoscenza delle reali problematiche delle Pubbliche Amministrazioni, si è messo in piedi un progetto scellerato che penalizza i lavoratori e si ripercuote negativamente sui livelli quantitativi e qualitativi dei servizi erogati ai cittadini.

L’unico obiettivo – neanche troppo mascherato – è di creare tutte le condizioni affinchè banche, finanziarie e imprenditori trovino nei servizi pubblici nuove forme di business.

Si azzera il potere dei lavoratori di contrattare miglioramenti delle condizioni di lavoro, strumenti di incentivazione, percorsi di qualificazione, e si brandisce il sistema di valutazione come un manganello in uno stato di polizia, anziché usarlo come uno strumento condiviso per la giusta valorizzazione delle professionalità.

Risultati di gran lunga migliori si sarebbero raggiunti realizzando il disegno del Patto per il lavoro che si è poi concretizzato nel Memorandum, i cui contenuti innovativi per la riforma della Pa e per i criteri di verifica dell’efficienza erano pensati nell’interesse del pubblico impiego e dello sviluppo del ruolo pubblico nell’economia. Tra l’altro, proprio il Memorandum introduceva strumenti di valorizzazione della professionalità, ripresi dal CCNL firmato nell’agosto del 2007.

La Cgil si era fatta promotrice di quel Patto, le altre OO.SS. E il Governo l’avevano condiviso.

Oggi, di fronte ad un altro grave atto della campagna demagogica contro i fannulloni, nessuno può e deve rimanere indifferente.

Roma, 4 marzo  2009

IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL INPDAP
Marinella Perrini 
 

 
 
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