Inpdap: il SIN non funziona e allora la dirigenza aumenta la programmazione delle attività 2010

18 Luglio 2011

Comunicato

Il SIN NON FUNZIONA E ALLORA LA DIRIGENZA AUMENTA LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ 2010

Come ogni anno arriverà puntuale (?) la determinazione del Direttore Generale sugli obiettivi e il consueto ribaltamento di numeri sulle Sedi.
Un rituale senza senso che già nel 2009, la CGIL, unico fra i Sindacati, ha contrastato, tanto è vero che non ha firmato il CCIE 2009 costruito proprio sulla base di una programmazione 2009 fissata ancora una volta dall’Amministrazione sulla base di tecniche matematiche incrementali puramente teoriche che non prendono in considerazione le reali risorse e gli strumenti a disposizione.
Il risultato di questo tipo di pianificazione sfocia inevitabilmente nell’elaborazione e nello sviluppo di programmi e obiettivi fasulli, impossibili da raggiungere.
Sarebbe ora che l’Amministrazione facesse i conti con la realtà.
Basta con le mistificazioni, le simulazioni, le manipolazioni!
Basta con una dirigenza capace solo di vivacchiare alle spalle e al traino dei sacrifici dei lavoratori!
Insistendo pervicacemente su questa metodologia di pianificazione l’Amministrazione si ostina ad ignorare la grave ricaduta sul lavoro che ha avuto il rilascio di applicativi farraginosi e non funzionanti.
E’ sotto gli occhi di tutti che il SIN non dà le risposte che, almeno per i tanti milioni di euro spesi, l’utenza si aspettava: su alcune attività i prodotti lavorati sono l’80% in meno rispetto a quelli lavorati l’anno scorso nello stesso periodo e questo rischia di compromettere i risultati produttivi degli operatori e la capacità dell’Istituto di erogare le prestazioni.
La disastrosa situazione degli applicativi non solo avrà ripercussioni sull’utenza, ma scatenerà un massacro sui redditi dei lavoratori INPDAP. La “riforma” Brunetta è ormai una realtà, gli incentivi verranno drasticamente tagliati e se l’Amministrazione sfornerà ancora una volta obiettivi produttivi avulsi dal contesto reale, la pianificazione appesantirà ancora di più la mannaia che sta per abbattersi sui lavoratori.
A che serve, allora, prevedere anche per il 2010- con continue riunioni a Roma di tutta la dirigenza Generale- incrementi di produzione rispetto agli anni passati senza nessuna considerazione del sotto organico, delle risorse scarse e degli applicativi bidone?
Bisogna salvare la faccia con gli organismi vigilanti? E cosa succederà al momento della presentazione dei risultati?
Si dovrebbe avere il coraggio di rischiare e di elaborare un piano produttivo serio che punti non a numeri da farsa ambiziosa, ma ad un serio programma di rilancio di questo Istituto.
I lavoratori sono stanchi di essere ignare vittime di decisioni sbagliate prese sulle loro teste, e meritano di vedere il loro lavoro gratificato dai risultati e riconosciuto.
La dirigenza lasci perdere indicatori di performance costruiti sulla sabbia e indichi, invece, un programma di priorità degli obiettivi che l’Istituto può concretamente realizzare.
I lavoratori dell’INPDAP assicureranno, come sempre hanno assicurato, il massimo impegno e in queste condizioni faranno miracoli per garantire i SERVIZI MINIMI ESSENZIALI.
La Cgil solleciterà all’Amministrazione incontri su tutti i tavoli regionali per chiedere che il lavoro garantisca il rapporto con l’utenza concentrandosi prioritariamente sul pagamento delle prime pensioni,sulla concessione dei prestiti o dei mutui e sul pagamento dei tfs/tfr.
Il nuovo Direttore Generale inizi proprio con la sua determina di programmazione 2010 a farsi carico dei problemi delle sedi e del lavoro, perché solo in questo modo si porranno le basi serie per il futuro dell’Istituto.

Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

Roma, 25/03/2010

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