Inpdap: Riorganizzazione Inpdap – La nostra valutazione

18 Luglio 2011

Riorganizzazione Inpdap

La nostra valutazione

L’art. 74 della legge 133/08, indica principi e criteri cui attenersi per la riduzione di almeno del 20 per cento degli uffici di livello generale e di almeno del 15 per cento degli uffici di II^ fascia attualmente operativi. Era una occasione da non perdere perché dal 2005 l’Istituto è alla ricerca di una formula organizzativa soddisfacente e che gli assetti succedutisi in questi tre anni hanno contribuito nel tempo a dilatare le strutture con nocumento proprio di quei principi di “efficienza, razionalità ed economicità” citati dall’articolo di legge in questione.
Nella sua proposta la Cgil Inpdap, inviata ai vertici dell’Inpdap il giorno 8 novembre 08, ha indicato, proprio informandosi ai principi di efficienza, razionalità ed economicità, un modello che vede da una parte concentrate le attività centrali in ridotte ed essenziali Direzioni Centrali e dall’altra, avvicinando l’Ente al territorio, l’istituzione di 19 Direzioni Regionali, al posto degli esistenti Compartimenti, Direzioni Regionali da articolare in prima e seconda fascia a seconda del bacino d’utenza.
Le Direzioni centrali dell’Inpdap si sarebbero dovute ridurre in poche Direzioni Centrali di Autogoverno ( come Organizzazione, Personale,Pianificazione, Informatica, Controllo…), e Direzioni Centrali delle prestazioni istituzionali (pensioni, previdenza credito…).
La riorganizzazione effettuata invece pur attuando le direzioni Regionali, disegna un modello macrocefalo, mantenendo un numero di Direzioni Centrali ancora troppo squilibrato rispetto al territorio, con un intersecarsi di competenze che alla fine sono paralizzanti per la speditezza dell’azione amministrativa.
La Cgil è del parere che la soluzione adottata dall’Amministrazione debba essere radicalmente rivista adeguando l’ente alle effettive necessità funzionali sottese allo spirito delle norme emanate.
In ultimo la Cgil ritiene indispensabile l’adozione di un regolamento per l’accesso alla Dirigenza Generale, e magari cogliere l’occasione per definire anche quelli di accesso alle Direzioni Regionali di secondo livello.
Roma, 18/11/2008

                                                                    Il coordinatore nazionale Fp Cgil
                                                                               Camillo Linguella

 
 

 
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