Inps: comunicato – 30 giorni allo sciopero generale

18 Luglio 2011

Comunicato

 
 

30 GIORNI ALLO SCIOPERO GENERALE
 

Mentre il parlamento lavora esclusivamente per un sol uomo:

L’inflazione a marzo è salita al 2,5%;

La disoccupazione è all’8,8% , mai così alta dal 2002;

Un giovane su tre non ha lavoro;

La pressione fiscale “reale” è al 51%;

Corruzione, mafie, evasione fiscale costano ad ogni cittadino 4 mila euro l’anno;

All’Aquila le macerie, dopo due anni dal terremoto, ancora invadono le strade;

Siamo un paese in guerra su più fronti;

Il servizio pubblico e la tutela dei diritti di cittadinanza sono sotto continuo attacco.

I dipendenti pubblici ridotti a rango di inutili e costose appendici da eliminare.
(ma questo argomento merita un comunicato a parte)

In un paese dove gli unici argomenti alla ribalta della cronaca hanno a che fare con il “mestiere più antico del mondo” più che con i reali problemi del paese, la CGIL il 6 maggio dà la possibilità ad ogni cittadino e ad ogni lavoratore di dire basta!

“…..Dei fatti maturano nell’ombra, poche mani, non sorvegliate da nessun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa. I destini di un’epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati, delle ambizioni e passioni personali di piccoli gruppi attivi, e la massa degli uomini ignora, perché non se ne preoccupa. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare; ma la tela tessuta nell’ombra arriva a compimento: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. E questo ultimo si irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli non è responsabile. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch’io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo?.” ( “indifferenti” Gramsci 1917)

Roma, 6 aprile 2011
 
 
p. il Coordinamento Nazionale
FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 

 
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