Inps: comunicato del 21 marzo 2011

18 Luglio 2011

 

Comunicato

 
IL PresiNiente

Aveva promesso che avrebbe recuperato, grazie alla specificità unica dell’INPS, i tagli al fondo di ente causati dalla L. 133 (già dl 112). Il fondo di ente, invece, ogni anno diventa più povero.

Siamo passati dai 365 milioni circa del 2008 ai 320 milioni circa del 2010 comprensivi del fondo ex Ipost.
Cosa ha ottenuto? Niente

Aveva promesso che avrebbe ottenuto una deroga alla restrizione del turn over, sempre grazie alla specificità e al ruolo di primo piano dell’INPS, e cosa ha ottenuto? Niente

Aveva promesso che avrebbe ottenuto una deroga alla L. 122 che ci consentisse, almeno per un altro anno, di continuare ad avvalerci delle lavoratrici e dei lavoratori in somministrazione….sempre, ovviamente, in considerazione del lavoro unico che compete all’INPS.
E cosa ha ottenuto? Niente

L’Inps è stata trattata alla stessa stregua degli altri Enti. Tra l’INPS e l’unione nazionale incremento razze equine non c’è stata nessuna differenza.

Il Presiniente avrebbe dovuto dare il massimo e ottenere almeno qualcosa. Le cose sono due: o ci ha provato e nessuno se l’è filato o, cosa più plausibile, non ha fatto nulla.

Così come nulla ha detto rispetto all’uscita dei contributi di malattia, dalla gestione Inps, dei lavoratori del commercio a seguito della sottoscrizione del CCNL del terziario da parte di Cisl e UIL.

Eppure le occasioni non gli mancano viste le numerose comparsate televisive.
Prima o poi ce lo ritroveremo anche a fare le previsioni del tempo.

A quanto pare l’attivismo presidenziale si evidenzia, oltre che nel mondo dello spettacolo, esclusivamente nell’affidare a KPMG un ruolo sempre più invasivo nella gestione diretta dell’Istituto e nell’aumento (chissà se arriverà anche all’INPS prima o poi parentopoli) di esternalizzazioni e appalti.

Tutte decisioni, quelle del Presiniente, che mal si conciliano con una politica di rafforzamento dell’Ente e che fanno invece pensare ad un suo inesorabile indebolimento.

Tra poco meno di due anni, quando, e se andrà via, il Presiniente si chiuderà alle spalle la porta di un Inps molto più povero.
Già lo immaginiamo allontanarsi da via Ciro il Grande con un sorriso beffardo sul viso mentre esclama : “Presi tutto”.

Roma 21 marzo 2011
 
 
p. il Coordinamento Nazionale
FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 
 
 

 
 
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