INPS: comunicato unitario – Protesta di ieri alla Direzione Generale

18 Luglio 2011

 
 

Comunicato unitario

 
 

 Ci avete visti e contati?
 


La Direzione Generale dell’INPS ha vissuto ieri un’altra straordinaria giornata di mobilitazione, dopo quella del 1° ottobre scorso. Questa volta abbiamo deciso di protestare all’interno della sede centrale, per far capire all’amministrazione che l’INPS è di chi ci lavora e non certo di chi lo governa in nome di una fazione politica e di interessi economici sempre più evidenti.

Il cortile di Via Ciro il Grande si è riempito di circa 1.000 manifestanti provenienti dalle sedi di Roma, del Lazio e da diverse altre regioni. Non molto numerosa la partecipazione dei dipendenti della stessa Direzione Generale, forse per il timore di mostrare alla dirigenza centrale un malcontento che in realtà esiste anche in quegli uffici. In cinque assemblee svolte nell’arco di quindici giorni, si sono mobilitati finora 2.500 lavoratori dell’INPS, un segnale di forza che esprime anche una grande voglia di partecipazione nonostante ci troviamo nella parte dell’anno nella quale solitamente si è costretti a smaltire le ferie accumulate negli anni precedenti.
Colorato da bandiere sindacali, striscioni, locandine e scritte, il cortile della Direzione Generale ha accolto e avvolto in un simbolico abbraccio i manifestanti, che al microfono hanno portato le esperienze dirette su una riorganizzazione che finora ha peggiorato le condizioni di lavoro e i servizi. Sono state denunciate le dirette conseguenze della mancanza del turn over sui carichi di lavoro che crescono in modo insopportabile e non più gestibile. Basta citare il caso dell’invalidità civile e degli ammortizzatori sociali. I lavoratori collocati nelle Aree A e B soffrono più degli altri questi problemi perché non intravedono la possibilità di una crescita professionale nell’area superiore.
Gli interventi di un lavoratore interinale e di un’esponente del comitato idonei al concorso pubblico a B1 hanno accresciuto di significato l’iniziativa, ricollegandola idealmente con la piazza dei precari che in questi giorni sta protestando davanti al Parlamento ed alla quale tutta l’assemblea si è unita. L’INPS per continuare ad esistere deve assumere tutti gli idonei dei concorsi espletati e farne di nuovi, anche per abbassare l’età media dei lavoratori.

IL CORTEO INTERNO – Verso mezzogiorno l’assemblea ha inscenato una processione propiziatoria delle dimissioni del Presidente Mastrapasqua, il cui ruolo di liquidatore dell’INPS, con l’ausilio tecnico di un’ingombrante KPMG, è ogni giorno sempre più evidente. La telematizzazione dei servizi serve oggi a poter affidare all’esterno attività finora svolte dall’ente previdenziale pubblico. Le case del Welfare sono il passo successivo e si realizzeranno sulla base dell’impoverimento dei servizi garantiti ai cittadini. I lavoratori hanno chiesto a gran voce le dimissioni di Mastrapasqua, ancora una volta barricato nei propri uffici guardati a vista da decine di agenti dell’istituto di vigilanza privato. Per la prima volta in occasione di manifestazioni interne è accaduto che anche il capo del personale si sia barricato dietro le porte blindate, forse per imitare il suo presidente. I lavoratori hanno riempito e attraversato i primi piani della Direzione Generale con un corteo imponente come non si vedeva da anni dentro l’Istituto.

L’INCONTRO CON IL DIRETTORE GENERALE – Tornati nel cortile della sede centrale una nutrita delegazione di lavoratori, insieme ai responsabili nazionali di CGIL, CISAL, USB, ha lasciato temporaneamente la manifestazione per partecipare all’incontro con il Direttore Generale, al quale avevamo chiesto la disponibilità ad ascoltare le ragioni della protesta, individuandolo come l’unico interlocutore possibile oggi all’interno dell’INPS.
Al Direttore abbiamo chiesto:
– L’erogazione entro il 10 luglio prossimo di un congruo anticipo del saldo dell’incentivo 2010;
– Il riconoscimento del 100% dell’incentivo 2010 a tutte le sedi per effetto della sperimentazione e di una verifica della produttività fatta con colpevole ritardo;
– L’attivazione della contrattazione integrativa 2011;
– L’annullamento della disposizione del capo del personale che prevede l’obbligo dei permessi sindacali per partecipare ad incontri con l’amministrazione se convocati in orario di lavoro;
– La richiesta ai ministeri vigilanti di una deroga alle norme legislative correnti per poter effettuare selezioni interne per il passaggio alle aree superiori B e C;
– La richiesta ai ministeri vigilanti di una revisione della decisione di non riconoscere la retribuzione di anzianità maturata dal personale transitato in mobilità dalla scuola;
– Un intervento dell’amministrazione per modificare i contenuti dell’Art. 7 del DL 70/2011 (Decreto Sviluppo), che di batto mette il bavaglio all’attività di vigilanza.
Dopo un lungo e approfondito confronto, il Direttore Generale ha assunto i seguenti impegni:
– Pagamento dell’anticipo del saldo dell’incentivo 2010 entro il 10 luglio;
– Valutazione dei casi di scostamento dai piani 2010;
– Attivazione della contrattazione integrativa 2011;
– Esame della normativa contrattuale riguardante la partecipazione agli incontri sindacali;
– Invio ai ministeri vigilanti della richiesta di deroga per i passaggi da un’area a quella superiore;
– Invio della richiesta di riesame per il riconoscimento agli ex insegnanti della retribuzione di anzianità maturata nella scuola.
Per quanto riguarda la vigilanza, il Direttore Generale si è detto preoccupato esclusivamente della norma dell’Art. 7 che riguarda la cadenza semestrale per l’accesso presso le aziende.

CONCLUSIONI DELL’ASSEMBLEA – Erano passate ormai le due del pomeriggio quando la delegazione si è ricongiunta con il resto dei manifestanti riportando gli impegni assunti dal Direttore Generale. L’assemblea ha accolto con soddisfazione le parziali aperture dell’amministrazione, decidendo tuttavia di mantenere viva la mobilitazione fino al raggiungimento degli obiettivi definiti e per vigilare sulle scelte complessive che riguardano il destino dell’ente. I lavoratori hanno dato mandato alle segreterie nazionali di CGIL, CISAL, USB di avviare le procedure per l’indizione dello sciopero dei lavoratori dell’INPS e di trasferire tutti i punti della vertenza in una piattaforma sindacale unitaria.

LE SOLITE CISL E UIL – Avevamo concluso l’assemblea ricordando a tutti i lavoratori che la lotta paga, quando, come nel nostro caso, è fatta con serietà e concretezza. Avevamo avvertito anche i lavoratori presenti che probabilmente nei giorni successivi qualche altro sindacato avrebbe tentato d’intestarsi i risultati raggiunti con la mobilitazione, come accaduto più volte in passato, rivendicando magari un lavoro fatto talmente nell’ombra da passare pressoché inosservato.
Siamo stati facili profeti. Nel tardo pomeriggio di ieri la CISL ha diffuso una nota congiunta con la UIL, datata 21 giugno, con la quale i due sindacati chiedono il pagamento di un acconto dell’incentivo 2010 con lo stipendio di luglio.

CISL E UIL INGANNANO I LAVORATORI – La foga di appropriarsi dell’impegno assunto con noi dal Direttore Generale è stata così forte che CISL e UIL sono scivolati sulla classica buccia di banana. La loro lettera è retrodatata e scritta solo nel tardo pomeriggio di ieri, quando hanno appreso i risultati dell’assemblea. Il loro comportamento truffaldino è facilmente smascherabile seguendo queste operazioni:
– Visualizzate il documento di CISL e UIL;
– Cliccate in alto a sinistra del vostro PC sulla scritta FILE;
– Cliccate quindi sulla scritta PROPRIETA’;
– Nella schermata successiva cliccate su STATISTICA.
Vi appariranno data e ora in cui è stato creato il documento, in questo caso 22 giugno 2011 ore 18.10.
Vi servono altre prove per capire una volta per tutte il comportamento vergognoso messo in atto da CISL e UIL ogni volta che altri, con sudore, sacrifici e coraggio, ottengono risultati per tutti i lavoratori dell’INPS?
E’ accaduto in passato e accade oggi. Non vi sembra sia venuto il momento di chiudere con chi sta alla finestra, ostacola la partecipazione attiva dei lavoratori e li inganna ricorrendo a simili artifici?

AVANTI TUTTA – Noi andiamo avanti, con quei lavoratori che hanno scelto di sostenere il nostro percorso e che ogni giorno che passa diventano più numerosi. Grazie a quanti in queste settimane si sono mobilitati partecipando alle assemblee che abbiamo promosso. Il nostro unico e semplice obiettivo è difendere l’INPS e i diritti dei lavoratori che nell’ente operano, con grande coscienza e orgoglio di appartenere alla pubblica amministrazione, quella migliore.

Roma, 23 giugno 2011

F.P. CGIL INPS FILP FIALP-CISAL USB
O. Ciarrocchi A. Giambelli L. Romagnoli

 
 
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